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Una vita per amore

Penso ad una ragazza, Lisa, che conosco da quando aveva 14 anni.
Il padre era con un'altra famiglia e altri figli, la madre era triste e pensava solo al marito che l'aveva lasciata.
Lisa era timidissima, introversa, non parlava mai.
Il primo anno delle superiori fu invitata da un gruppo di compagni a fumare gli spinelli.
"Tu sai che fanno male?"Gli dicevo. "Certo", mi rispondeva. "Ma ho fumato perché temevo di perdere la prima compagnia della mia vita".
Dagli spinelli a droga più pesante il passo fu breve, frequentando molte altre compagnie di aspetti malavitosi, Lisa si avviava verso l'autodistruzione credendo di liberarsi da quella sofferenza della separazione dei suoi genitori quando era una ragazzina adolescente.
È proprio quella sofferenza che nasceva dalla famiglia divisa, la portava ad emergere nella società sbagliata.
Una vicenda durata tre anni, ricordo.
Io gli fui sempre molto vicino e rischiando la mia vita non l'ho mai lasciata da sola, seguendola anche a volte in quei posti terribili dove si facevano festini e droga party;
ma non mi importava perché il mio intento era di liberarla da quella prigione in cui viveva e cercavo in tutti i modi per farla uscire.
Oggi Lisa è moglie e madre felice;
ma solo perché la aiutai con un incontro avvenuto un giorno con una suora in gita ad un monastero, mi parlarono di suor Anna alcuni amici, mi dissero che aiutava ad uscire i ragazzi dal tunnel della droga, così presi la palla al balzo e tentai questa strada e grazie a Dio fu quella sperata.
Non fu facile convincere Lisa ad entrare in una comunità, ma grazie a questa donna fu possibile.
Purtroppo oggi suor Anna non c'è più ma Lisa non dimenticherà mai quell'angelo che le ha salvato la vita e fatta rinascere a quella di oggi.
Lisa oggi si può dire veramente felice ha una bellissima bambina Sara di cui si prende cura giorno per giorno con tanto amore.
Che la droga voglia dire morte, non c'è tossicodipendente che non lo senta come fatalità: si decide a tentare d'uscirne solo quando si vede, in altri, che si può tornare a vivere.
È di amore e di voglia di vivere che hanno bisogno i ragazzi.
E quando li hanno trovati, respirano e tentano l'avventura della liberazione dal male.

 

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2 commenti:

  • sara zucchetti il 23/01/2012 17:47
    Bel racconto molto commovente, l'aiuto a uscire da quel male ha colmato l'amore che ci dona il Signore. Sono contenta della gioia che vive con la sua bambina e del aiuto che ha ricevuto
  • rosaria esposito il 01/04/2011 19:15
    mi piace. bravo. molta sensibilità. tanto amore vero. bravo.

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