ma con un moto improvviso Joussef la rincorse e la strinse tra le sue braccia ed il primo vero bacio di Gaia, dato con tutta la profondità del suo animo, fu dato lì, su una pista di Bombay. Bruscamente come l'aveva stretta Joussef l'allontanò. Soli andarono verso il loro destino! L'aereo con il suo rullio li sollevò oltre le nubi, riconducendoli alla loro vita. Una luce nuova illuminava gli occhi di Gaia e il suo sguardo assente, perso tra le nubi, rincorreva un altro aereo. Anche le modelle la guardavano scambiandosi occhiate e sorrisini d'intesa. Erano felici nel vederla così luminosamente felice e innamorata. Sapevano quanto Gaia avesse sofferto prima per la lontananza del padre, poi per la sua more e quanto questo avesse avuto un peso notevole nelle sue scelte di vita. Chissà, forse era giunta la persona giusta e, si dissero:-Era ora!-La vita prese a scorrere con qualcosa in più. Ogni mattina qualcuno portava nello studio di Gaia un ramo di ginestra accompagnato da semplici bocche di leone. Un biglietto li accompagnava sempre-A presto, joussef-,-Ti amo, Joussef-,-Presto sarò da te, Joussef.-L'alba giunse anche quel giorno... non il solito ramo di ginestra ma l'intero studio di Gaia era inondato di ginestre e bocche di leone multicolori:i suoi fiori preferiti. Era il 15 luglio, giorno del suo compleanno. da anni quella data era senza alcun significato ma quel giorno tutti avvertirono una luce speciale nell'aria: seduto al tavolo di lavoro Joussef l'aspettava. Lo guardò... i loro occhi, i loro cuori, le loro anime si avvicinarono prima che i loro corpi si sfiorassero. I passi dell'uno si diressero verso l'altra, le mani si unirono, le labbra si schiusero.