caro poeta, che dai in pasto i tuoi versi ai venditori di premi per aspiranti vati, che sei convinto d'essere il templare dei sentimenti, pur cercando disperatamente la celebrità, ebbene.. questa potrebbe bussare alla tua porta, prima, però, abbi giudizio, rima il verso del gallo, e poi abbi cuore, rendilo universale.
Poi certe volte scrivo per passare il tempo. Divagazione sul fatto del mio comporre. Assolutamente giusta la tua riflessione e il tuo commento. Certo è che tra tanti rumori strani riusciamo a imitare un canarino, e lo condividiamo con altre persone, che ne sò, con una pubblicazione spicciola... bhe...è un segno di passaggio per renderlo concreto a chi ci vuole bene. I concorsi non li sopporto.
Andrea.. con quel "viva rosaria" mi fai sentire come Emiliano Zapata... io sono solo una che scrive per passione, per divertirsi e, talvolta, divertire altri. detesto solo la ricerca della celebrità, del primeggiare, dei consensi, perchè penso che tutto questo tolga spontaneità e vera potenza ai propri scritti, poiché viene a cadere tutto quanto può esservi di bello in un'opera: la sincerità del cuore. tutto il resto è retorica e serve solo a nutrire la propria superbia. grazie Andrea
Anonimo il 16/07/2011 23:08
Au lecteur, Baudelaire... Mi piace molto il tono di disistima preventiva nei confronti del lettore... Rosaria mi piacciono le intimidazioni... continua così.
Una parte dei poeti è aggressiva senza volerlo.
L'altra parte lo sa e cerca consensi nascondendo l'animale.
Viva Rosaria!.
Niente male cara scrittrice. Si è davvero poeti quando si riesce a spiegare a un nato cieco che colore abbia il silenzio e a un sordo che suono fa un raggio di sole. Un abbraccio. P. S. la celevrità è del tutto inutile all'anima però rafforza la superbia di cui l'uomo è così ghiotto.