username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Lettera ad un amore perduto

Son passati quattro mesi ed io mi faccio ancora le stesse domande, mi pongo ancora, continuamente gli stessi interrogativi. Spero l'impossibile. Scontatamente mi manchi. Mi manchi tanto, troppo; e non è un "mi manchi" sognante, è un "mi manchi" stanco, snervato, sfinito. Non mi sono mai piaciuta, lo sai. Oggi, attraverso i tuoi occhi non mi piaccio ancora di più. Mi sento inadeguata, fuoriluogo, eppure, ho preferito leggessi quel che ho da dire questa notte. Due notti fa ho sognato di stare in un cinema, ti ho incontrato lì con una ragazza, nel sogno doveva essere la tua nuova ragazza, era bionda, i capelli quasi gialli, gli occhi nocciola, più bassa e magra di me, esile, armoiosa, qualche anno in più di me. Piangevo. Una notte fa invece, sei stato mio, di nuovo naso contro naso. Mi hai sfiorato il volto, poi l'hai preso fra le mani delicatamente, come per custodirlo. L'avresti messo in tasca se solo ne avessi avuto la possibilità. Ti ho abbracciato, la mia silouhette comabaciava ancora perfettamente col tuo busto, sembrava avessi lasciato un'impronta prima che tu decidessi d'andartene, sembrava non esser passato tutto questo tempo, sembrava tutto reale, assurdamente. Mi ha svegliata il miagolio di Frenzy, occhi bui e luminosi mi guardavano imperterriti nella mia camera da letto; verso le cinque del mattino gli vien fame, gli ho dato da mangiare, poi mi sono addormentata di nuovo verso le sei del mattino. Mi chiedo, chissà se mi pensi, se mi pensi con un sorriso, se ripensi all'estate, ne abbiamo trascorsa una interamente insieme, o l'hai dimenticato? Quando per caso scendevamo di casa con la maglietta dello stesso colore, quando quella ragazza ci fermò sotto al sole per l'abbonamento dei libri. Ti piacevo, cazzo se ti piacevo. Chi se lo scorda il nostro primo bacio sotto il sole cocente davanti casa mia, ci guardavamo ancora con lo sguardo imbarazzato. Ricordi quando bevvi? E il giorno dopo? I nostri primi filoni? Quando vennero a rubare a casa? Il nostro fremere dalla passione? Le mie crisi d'ansia? Oh, quelle son state la cosa più ridicola che c'ha accompagnati. Avrei voluto fare tante altre cose con te, a partire dall'amore, come me la sento di fottere per questo. Non avevo molti progetti ma avevo intenzione di crearne. Fantasticavo ogni sera su di noi nonostante fossi la pessimista della coppia, quella che non crede in niente, quella alla quale le cose le devono essere sbattute in faccia. Se non vedo non ci credo. Ma io lo vedevo, tu ci tenevi inestimabilmente a me, ed ora, anche se lo vedo che è cambiato tutto, ancora non riesco a creder che sia così. Non riesco a parlar di te senza pensare a quello che c'è stato.

 

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

10 commenti:

  • bruna lanza il 15/06/2012 19:02
    bello il tuo scritto, difficile dimenticare, anzi impossibile, lascia sempre una crepa sul cuore, è terribile davvero.
  • Alfonso Montagni il 07/10/2011 17:17
    non credo assolutamente che il tempo possa far tacere o dimenticare un amore, io penso che da qualche parte quell'amore viva ancora in un altro universo, in un'altra dimensione magari.
    sarò testardo? si e preferisco così
  • Alessandro Guerritore il 07/07/2011 21:58
    Quando una storia d'amore volge al termine lascia sempre l'amaro. Ma sarebbe un suicidio voler continuare cercando quel benessere che ci appaga o ci fa sentire bene, per bisogno, per necessità, per altro! Il passato non esiste e il futuro non esiste, esiste solo il presente, qui, ora!
    Ed è questo il tempo che dobbiamo vivere, poiché è l'unica realtà che esiste e ci chiama ad essere.
    Se non si cresce, non si va mai da nessuna parte, si rischia di camminare nella nebbia.
    Con il tempo, tutto cambia, anche le persone cambiano, non sono mai le stesse, e se un amore non matura, se manca di responsabilità, è solo sentimentalismo.
    Bisogna liberarsi da questa realtà per essere se stessi, liberi!
  • Marhiel Mellis il 19/05/2011 15:02
    Carissima Agata, leggo la tua bellissima lettera e ritrovo quella malinconia che prende quando si ripensa ad un amore... E incredibile a dirsi ho scritto anch'io qualcosa... forse in maniera più interiore come ricordo di un'emozione ormai inutile! Grazie per la tua amicizia Agata!
  • Agata Gatti il 16/05/2011 13:57
    Beh, si ho riportato alcune delle cose che ho scritto nella precedente poesia, grazie a tutti per le belle parole
  • Bruno Briasco il 16/05/2011 12:49
    La prima parte ricalca la poesia precedente e tutto mi sembra "uscito" dal diario personale. Delusione, sogni non realizzati, amarezza... ma tutto passa cara Agata, tutto! Al cuor non si comnada è vero, ma hai provato a soffrire un po' meno cercando qualsivoglia distrazione che non sia lui? Ora non ti sembra possibile, domani sorriderai... un augurio ed un abbraccio -----------
  • Anonimo il 16/05/2011 10:35
    quando lo dicevano a me che col tempo sarebbe passato non ci credevo... ma oggi posso assicurarti che è così... tempo al tempo... e rianscerai
  • ELISA DURANTE il 15/05/2011 11:36
    Passerà... quando non rammenterai più la data del suo compleanno...
  • patrizia melito il 15/05/2011 09:16
    Non credevo al tempo come terapia. Alla fine della cura i ricordi non saranno più dolore ma esperienza acquisita. Si... quanto prima tornerai a sorridere.
  • Auro Lezzi il 15/05/2011 08:45
    Vita in uno specchio.. Sentita e sofferta.. Ma quanto prime riderai...

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0