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Ritorno a casa

"Proprio un bel film" dichiarò Paolo
"Ne ho visti di migliori" commentò di rimando Chiara
"Sei sempre polemica" disse, scherzando Paolo
"Dovresti saperlo, mi hai sposato!" ribatté Chiara, infilando le chiavi nella serratura della porta di casa.
L'abitazione dei coniugi era un prefabbricato di due piani con un giardinetto sul retro pronto ad accogliere un bambino che Paolo e Chiara non avevano mai avuto.
"Che freddo!" disse Chiara entrando nell'ingresso di casa "Non hai chiuso tutte le finestre?"
"Mi sembrava di averlo fatto" disse sorpreso Paolo "in ogni caso il freddo viene da sopra. Vado a controllare". Mentre si toglieva il cappotto, Paolo salì le scale dirigendosi al piano superiore alla ricerca dell'origine di quell'ondata di freddo che invadeva la casa simile ai corpi dei suoi clienti; il medico legale era pur sempre un lavoro ben retribuito.
Il freddo risultò provenire dalla finestra della camera da letto, Paolo doveva aver dimenticato di chiuderla nella fretta di uscire.
Chiusa la finestra Paolo si accorse che nella parte inferiore dello stipite si scorgevano dei segni come di graffi che non ricordava, ma non diede loro importanza: doveva essersi "fatto le unghie" il gatto dei vicini.



Chiara, aveva posto il bollitore dell'acqua sul fuoco per preparare una tisana come d'abitudine
"Deve essere entrato di nuovo il gatto dei vicini" dichiarò Paolo, scendendo le scale
"Lo cercheremo domani" rispose Chiara accendendo il televisore.
Alla televisione stavano reclamizzando una ditta di pompe funebri
"Avanti il prossimo" e Chiara preferì spegnere l'apparecchio per parlare con Paolo
"Non te l'ho chiesto a cena ma... come va il caso dei morti squartati?" chiese Chiara con dolcezza, per quanto se ne possa avere per un argomento del genere.
"Sappiamo che l'assassino usa soltanto coltelli lunghi 50 centimetri e che asporta gli organi dopo l'uccisione delle vittime" rispose Paolo con naturalezza
"... E avete una pista?" insistette la moglie
"No, sono omicidi senza precedenti, abbiamo difficoltà a fare un profilo dell'assassino per l'unicità dei suoi comportamenti. Ora, se non ti dispiace, potremmo cambiare argomento di discussione?" disse, spazientito, Paolo.
"Va bene... avrei intenzione di comprarmi una pelliccia di visone..." rispose Chiara, sorridendo.
"Meglio riprendere l'argomento omicidi" disse, innervosito, Paolo.
All'improvviso si sentì un forte rumore, simile allo scalpiccio di zoccoli, venire dal piano soprastante.

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6 commenti:

  • paolo molteni il 16/06/2011 11:22
    Scritto bene, con la giusta suspance...
    ... io ci ho visto un finale alla david lynch...
  • Anonimo il 02/06/2011 13:06
    Pone interrogativi inquietanti
  • Oliviero De Angelis il 29/05/2011 18:58
    ciao. credo che non guarderò più i visoni alla stessa maniera dopo questa interpretazione
  • Bob di Twin Peaks il 29/05/2011 18:54
    Per me l'assassino era lo spirito dei visoni che non accettavano più di essere squartati per diventare pelliccia, ciao
  • Oliviero De Angelis il 29/05/2011 18:44
    grazie Veramente è un racconto che scrissi 6 anni fa e l'ho ritrovato ora e non sapevo ci fosse un film simile. XD
  • rosaria esposito il 29/05/2011 18:41
    uniti pure nella morte, nonostante le polemiche... sintetico, accattivante.. sorpresa, mistero, horror... Hitchcock prima maniera, e un po' di Poe, sempre prima maniera. mi è piaciuto... il film forse si chiamava: "Guardatevi le spalle"?

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