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Oro

In una piccola casetta di campagna vivevano Adam e Mery una giovane coppia di sposini. Lui si occupava dei campi e lei era già in dolce attesa. Passarono i mesi e venne il momento, era una serata un po' nuvolosa e cominciò a piovere, ma loro aspettavano con gioia l'arrivo della cicogna.
Partì con in bocca il lenzuolo cullando il neonato che tranquillamente dormiva, la tempesta era sempre più forte e l'uccello faceva molta fatica. La pioggia e il vento forte le ostacolava la vista e il volo, era vicino al bosco stava quasi per raggiungere i genitori, ma all'improvviso con il vento e l'acqua sempre più impetuosi perse il controllo, abbassò la quota di volo, finendo poi a sbattere contro il tronco di un albero. La cicogna perse i sensi e il bambino per grazia ancora vivo cominciò a piangere disperato.
Nascoste nel bosco c'erano la Regina della pioggia e la Regina della bora, che stavano creando la tempesta, entrambe ascoltavano il bimbo piangere e si sentivano in colpa, ma non sapevano cosa fare. La prima cosa che le venne in mente alla regina della pioggia, superato il leggero momento di panico, fu di prenderlo in braccio coccolarlo e calmarlo. La tempesta era finita e decisero di non abbandonarlo, ma di portarlo nel loro regno. La Regina della bora alzò il mantello entrambe chiusero gli occhi e coprendosi, tutti e tre sparirono nel loro regno.
I genitori aspettarono tanto, ma invano, avevano perso il loro bambino ed erano molto tristi così dopo tanto dolore si rassegnarono.
Arrivati al castello, la Regina della pioggia entrò con in braccio il bimbo e l'altra Regina raggiunse il suo castello che era dall'altra parte del regno. Questo castello era particolare perché c'era il pavimento umido, ogni tanto dal soffitto gocciolava dell'acqua, ma senza dare fastidio, facendo sentire nel silenzio infinito l'eco di quella melodia. Il trono aveva due fontanelle vicino che schizzavo acqua, ma senza bagnarlo. Nel piano superiore c'erano molte stanze con letti a forma di vasca da bagno con cuscini morbidi, il pavimento aveva righe di acqua nelle piastrelle, come piccoli fiumi e infine la torre con un pozzo molto profondo.
Creò una culla per il piccolo al quale assegnò il nome di Felice, pensò lei a crescerlo e per dargli da mangiare era aiutata dai giganti del regno. Erano personaggi molto alti e robusti, ma con un grande cuore pieno d'amore e una delicata vocina. Erano solo sette e vivevano dietro il castello ai piedi della montagna. Ogni giorno si preoccupavano di portare qualcosa da mangiare per il piccolo perché non era come la Regina che viveva solo con acqua. Il bimbo cominciò a camminare e a dire qualche parola, la chiamava mamma e lei sentiva tanta tenerezza dentro di sé.
Intanto i suoi genitori aspettavano ancora la cicogna, magari per portarle un altro bimbo, ma non arrivava mai, così decisero di adottarlo. All'orfanotrofio c'erano tante piccole anime che si sentivano sole e mentre giocavano in compagnia, loro notarono Lunette. Era una bimba di circa quattro anni, impaurita, timida e con un sorriso innocente che li lasciò incantati. La portarono a casa con loro, per crescerla e insegnarle ogni cosa della vita, facendola vivere serenamente e con affetto.

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0 recensioni:

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11 commenti:

  • Anonimo il 03/08/2012 14:44
    SE NON SCRIVE -E PUBBLICA!- FAVOLE UNA COME TE, CHI MAI???
    A U G U R I!!!

  • sara zucchetti il 07/07/2011 12:08
    Grazie caro Giacomo le tue parole mi incoraggiano molto sono contenta che ti piace! Per me è una gioia immensa scriverle e sapere che sono apprezzate
  • Giacomo Scimonelli il 06/07/2011 21:26
    semplici favole... le più difficili da scrivere secondo me... ma tu ci riesci alla grande.. non fermarti
  • sara zucchetti il 26/06/2011 16:30
    Grazie del tuo incoraggiamento sei un amica!
  • Anonimo il 26/06/2011 12:54
    chi dice che non piace... non sa leggere... come diceva amatore sciesa... se non sbaglio "tiremm innanz" e continua a scrivere... bacione
  • sara zucchetti il 25/06/2011 18:49
    Grazie cara Cla sono felicissima che tu abbia letto il mio racconto, sai non interessa a molte persone. Io li ho raccolti tutti in cartellette trasparenti, con copertine per ogni racconto. Le creo io con word art inserendo il titolo e immagini. Sono tanto soddisfatta quando lo sfoglio e anche se non lo pubblicherò, sono contenta di farle leggere a tutti voi che siete dei cari amici
  • Anonimo il 25/06/2011 17:19
    ha ragione giacomo sei brava perche non le raccogli in un libro... complimenti
  • sara zucchetti il 19/06/2011 14:46
    Grazie caro Giacomo sempre molto gentile sono contenta che apprezzi le mie semplici favole che hanno una morale
  • sara zucchetti il 18/06/2011 15:43
    Grazie a te caro amico che mi hai lasciato questo commento magico! Sono contenta che ti fai coinvolgere dai miei racconti di fantasia. Alla prossima, un abbraccio!
  • denny red. il 18/06/2011 14:55
    Come sempre.. la tua spada d'acciaio, la sua punta mi tocca.. la gola, con occhi color oro.. puri leali, salva.. dona.. la luce. In un Castello Meraviglioso entro esco, la pioggia.. Regina, bagna Natura Amore Amicizia, il chiaro della sua lama, perdona il male che non sa... l'inizio e la fine di una favola favolosa, e dopo tutta questa magia.. mi fermo e chiudo... con un Abbraccio un Caro Saluto alla Bravissima!!! Amica!!! Sara. Ciaooooo...!!! come sempre.. alla prossima... Sara!! Grazie!!!
  • Anonimo il 14/06/2011 17:37
    Bella favola con il finale lieto come piace a me... anche istruttiva, tra l'altro. Brava Sara, non ti smentisci mai... dovresti farne una raccolta di queste tue fiabe istruttive... ciaociao.