La funzione era finita. I fedeli, uscendo col loro preziosissimo fuoco, formavano una scia di lucciole mollemente traballanti ma di inspiegabile resistenza.
Si alzò con il suo cero spento in mano e aiutandosi col bastone si avviò all'uscita; il pullman non avrebbe tardato molto ad arrivare.
<<Professore, non accende il cero?>>
<< A dire il vero sono qui per motivo del tempo, ma tu chi sei?>>
<<Sono stato un suo alunno, non mi riconosce?>>
<<Ah sì? E come ti chiami?>>
<<Rossi professore.>>
<<uhmm... mi ricordo di un Rossi al Corridoni: era una vera peste, svogliato e piantagrane e pure somaro anche se dotato di una memoria fuori del comune... Si chiamava... si chiamava...>> fu solo per non dargli importanza e anche per controllare meglio l'accelerazione improvvisa del suo cuore che finse quell'aria da vecchio smemorato; in realtà ricordava benissimo il suo nome e tutto il resto.
<< Enrico, si chiamava Enrico, già professore sono io >>. Rispose l'altro con prontezza accennando un impacciato inchino.
<< Ah! Giovanotto, non posso dire che mi venga un accidente perché già mi è venuto, come tu stesso avrai ben notato, ma se tu sei quel Rossi mi viene da pensare che l'Onnipotente ha operato in te una sorta di miracolo. Che ci fai qui, non sarai mica diventato buono?>>
<< Faccio accoglienza in parrocchia e altre piccole cose un po' dove capita. Mi dia il cero, glielo accendo io... Sono cambiato sa professore, come rinato.>>
<< Allora ripeto a te quanto ho detto prima a una vecchia signora che mi ha dato del "figliolo" : è inutile che io accenda questo moccolo per portarlo a casa, si spegnerà inevitabilmente, per forza di cose.>>
<< Vecchia signora la Maria? Ah professore la sua vista è davvero un disastro e poi lei dà del
" figliolo " a tutti, nessuno escluso.>>
Senza accorgersene aveva incominciato ad ascoltare qualcosa di nuovo tra le panche di una chiesa ormai semivuota, qualcosa che gli suonava come un lontano s
Conoscete il Commercio Equo e Solidale? È una forma alternativa di commercio basata su una logica opposta a quella del libero mercato che libero non è perché basato sulla legge del massimo profitto, costi quel che costi. E il cosiddetto libero mercato costa moltissimo, esattamente 40 milioni di morti, per fame, ogni anno.
Stanno tutti del Sud del mondo, un Sud che sopravvive e muore avendo a disposizione il 20% delle risorse del pianeta mentre il Nord, tutto l'occidente, dispone dell'80% di risorse. Questo iniquo rapporto è garantito dal WTO
(Organizzazione mondiale del commercio) che protegge le multinazionali con leggi capestro per i paesi in via di sviluppo che meglio sarebbe chiamare impoveriti dall'Occidente prima attrsverso la conquista territoriale ed ora attraverso la colonizzazione economica. Basti pensare che i grandi latifondi del Brasile sono tenuti a pascolo o adibiti alla coltivazione di frutta esotica mentre i Paesi del Terzo Mondo sono costretti a comprare i cereali dall'America a prezzi altissimi fissati a Londra e Chicago. Il Commercio Equo e Solidale (Comes) vuole aiutare i Paesi sfruttati. non con aiuti economici che, quando arrivano vanno a finire nelle tasche delle oligarchie locali, ma acquistando prodotti dei Paesi poveri a prezzi mediamente superiori del 30% a quelli pagati dalle multinazionali. Sono prodotti di largo consumo come il the e il caffè che sono buonissimi. Il caffè è in prevalenza
qualità arabica al 100%. In Italia ci sono più di 250 Botteghe del Comes che si chiamano Botteghe del Mondo. Sono quasi tutte gestite da volontari che prestano la loro opera gratuitamente. Oltre ai prodotti alimentari potete trovare in queste Botteghe un artigianato proveniente dall' Asia, dall'Africa, dall'America Latina.
Il Comes non risolve il problema della fame ma, oltre al valore di testimonianza,
costituisce un piccolo ma concreto aiuto ai piccoli produttori del Sud organizzati in Cooperative. Un esempio per tutti: L
Non odo nulla, sono qui solo in questa grotta. Ho freddo, molto freddo.
Fatico a respirare e il mio corpo è dolorante. Non rammento chi sono e cosa mi è successo. Mi alzo lentamente e le fasce che mi coprono cadono a terra.
Ho sangue su tutto il corpo. Chi mai può avermi torturato così crudelmente?
Sono forse un assassino? Mi hanno crocefisso, sicuramente. Ho ferite
dolorosissime alle mani ed ai piedi. Percepisco amore intorno a me. Fuori dalla grotta parlano animatamente.
Mi avvicino ed ascolto
- ti dico che è lui il messia. Quando ha reclinato la testa ed è spirato, il cielo era
sereno, improvvisamente le cataratte del cielo si sono aperte e tuoni e fulmini hanno fatto fuggire tutti. Solo due discepoli ed una donna sono rimasti. Io li ho aiutati a deporre la croce e l'abbiamo lavato e fasciato secondo le loro usanze. Toccare quell'uomo mi ha cambiato. Non posso spiegartelo, ma ne sono certo, quello li' dentro non è di questo mondo. Non è uno di noi. Lui è ciò che afferma di essere: il figlio di Dio.
Io il messia, l'uomo dei cieli, colui che tutti i profeti hanno annunciato.
Mi allontano lentamente per non fargli capire che sono vivo. Mi siedo sulla lastra
di marmo dove mi hanno deposto e penso. Sono di carne ed ossa, sono ferito,
ho dolore e soffro terribilmente, come posso essere il messia ed aver permesso
che mi facessero tutto questo? Ma sento l'amore che pervade il mio cuore, non
odio chi mi ha fatto questo, lo capisco e lo perdono. Amo il mio popolo.
Improvvisa questa frase si compone nella mia mente: il mio popolo, io sono
forse un re? Impossibile, un re non verrebbe sepolto in una grotta come questa,
ma perché la consapevolezza di amare queste persone che hanno tentato di
uccidermi è così forte in me. Sento le forze che lentamente ritornano e la mia
mente inizia a percepire una forza misteriosa.
Mi avvicino nuovamente all'ingresso della grotta
-che sciocco sei. Ti sei fatto abbindolare da quella setta di
" Bandiere di pace " è un libro uscito a giugno del 2003 per le edizioni Piero Chimienti e per l'iniziativa di Peacelink. Gli autori: Giulietto Chiesa, Gisella Desiderato, Giuseppe Goffredo, Carlo Gubitosa, autore di un documentatissimo libro sui fatti di Genova durante il vertice delG8 del 2001, Alessandro Marescotti e Alex Zanotelli. Secondo me questo libro è un ottimo esempio di controinformazione mirata a sollecitare l'attenzione di chi, sommerso da varietà e quiz televisivi, ha una percezione confusa e rimossa della grave situazione che il mondo vive. L'analisi di Giulietto Chiesa che oserei definire pedagogicamente
"catastrofica" mette in risalto, basandosi sui fatti e sulle dichiarazioni di vari esponenti dell'Amministrazione Bush, la motivazione più forte che ha spinto Bush alla guerra contro l'Irak: la sopravvivenza dell'Impero americano, costi quel che costi, anche il ricorso alle armi nucleari. Ho virgolettato l'aggettivo catastrofica perchè tutti gli autori sono anche propositivi nel segno della speranza della costruzione di un mondo migliore che sarà realizzabile se il popolo della pace
saprà organizzarsi e saprà coinvolgere il maggior numero di persone nel progetto di ridefinire questo mondo tragicamente spaccato in un Nord che consuma l'80% delle risorse del pianeta e un Sud che sopravvive e muore con il restante 20%. I mezzi indicati per realizzare questo progetto sono:la controinformazione, o, meglio, lo svelamento della informazione bugiarda, il boicottaggio e la difesa definita "asimmetrica" perchè non usa le stesse armi e strategie dell'avversario ma quelle gandhiane della nonviolenza.
Ecco. Il sole finalmente stava uscendo... Alcuni raggi di sole, coprirono il viso delle persone. C'era il sole, ma non per tutti il sole significava felicità. Non vuol dire che se c'era il sole, c'era l'allegria. E infatti, per alcuni non era affatto così. In un angolo della strada, c'era seduto un bambino, su un marciapiede. Se ne stava lì, con occhi bassi, a guardare il vuoto, sperando, che qualcuno gli dedicasse attenzioni. Ma ormai ci aveva fatto l'abitudine, nessuno gli degnava di uno sguardo, le persone attorno a lui, facevano le cose tranquillamente, mentre lui, aveva sempre avuto bisogno di un attenzione, di un gesto, di un qualcosa che lo avrebbe reso felice e mai assente, come ora. Invisibile, e spesso trattato come fosse Niente. Era trattato come una semplice foglia, che, quando si va in giro, quella foglia si può calpestare e fare quel che si vuole. Ma quella foglia, aveva dei sentimenti, rappresentava molto. Ma le persone non lo prendevano mai sul serio. Non erano mai interessati dei suoi discorsi, ognuno faceva i propri affari. Ognuno si dedicava del tempo, e chi invece, avrebbe perso tempo con un bambino come lui? ''Di anime buone, non ce ne sono. Di anime che ti guardano ancora con occhi dolci. Sono tutti disinteressati e si interessano soltanto al proprio lavoro, ai loro figli e mai ai figli degli altri, oppure a chi è in difficoltà... La cattiveria nel mondo può arrivare fino a questo punto? Se me lo chiedessero, gli risponderei di sì, può arrivare a questo punto, e con me se la stanno prendendo. Con me che sono solo un ragazzino. In questi casi si dovrebbero tirar fuori gli artigli, ma purtroppo non ne ho la forza. E sai che c'è? Sarebbe inutile e devastante. Sprecheresti solo parole, con persone che non ascoltano le tue idee. Direbbero che sono solo un bambino, come sempre, alla fine. Ci si fa l'abitudine, tutto qui.'' Diceva sempre lui, accovacciato. Girò lo sguardo verso i passanti, guardava alcune famiglie, che sorridevano e scherz
[continua a leggere...]Ogni giorno seduto sul divano guardo la televisione e nei miei occhi scendono le lacrime vedendo gli orrori di bombardamenti tra Palestinesi e Israeliani, vedo anche guerre nel continente Africano, nel continete Asiatico, in Armenia, e non passa neanche un minuto che un nuovo conflitto scoppia in qualche paese.
E mi chiedo: "Ma cosa frulla nella testa a quelle persone per decidere queste carneficine, essi adoperano le persone, i vecchi, i bambini come degli animali mandati al macello."
No, la mia mente non può capire tutto ciò, e mi sforzo di trovare una ragione valida perchè tutto ciò accade, ma senza trovare nulla che mi dia una risposta concreta alle mie domande.
Allora chiudo gli occhi e mi sembra di vedere la colomba bianca che portava l'ulivo dopo il diluvio universale a Noè annunciando la pace.
Riapro gli occhi e mi accorgo che nulla è cambiato, tutto rimane come prima, vedo solo una nera figura che impugnando una falce semina morte e distruzione.
Allora il mio cuore si apre e si rivolge a Dio chiedendogli con la mia preghiera di aiutarmi a poter far qualcosa per chi soffre, e di cercare nell'immensità del suo cielo
quella colomba bianca che reggeva nel suo piccolo becco l'ulivo, affinchè su questa meravigliosa terra possa regnare insieme a Dio anche un po di pace.
Stanotte ho fatto un sogno bellissimo:
camminavo sopra un lenzuolo di foglie secche a piedi nudi, le calpestavo sapendo di nutrire così il mondo, e la Terra respirava sotto i miei passi.
Non c'era un angolo grigio intorno a me ed il mondo era vasto e limpido davanti ai miei occhi. Potevo vedere lontano perché l'oscurità non respirava più, non mormorava più, non strisciava più in nessun luogo, men che meno nei miei ricordi piu remoti.
Lì, in quel giardino immenso in cui ognuno era libero di andare e sorridere, tutti ricevevano il proprio calore e la propria acqua direttamente dalle generose mani del pianeta; l'oscurità era morta. Ogni cosa girava all'unisono in una ballata armoniosa in cui non potevi non avere il tuo ruolo, la tua meravigliosa ed unica collaborazione al tutto.
Ricordo che perennemente, ma senza fretta, una luce calda mi chiamava a sé ed io nella sua immagine mi rispecchiavo ed avevo un obiettivo fisso nel cuore: dovevo condividere il mio amore. A tutti i costi.
Soltanto questo mi premeva, soltanto questo desideravo e nel mentre in cui lo desideravo, accadeva, e sulla mia testa, nonostante non avessi alzato mai lo sguardo, sentivo l'amore di un'immensa schiera di astri luminosi e manti d'argento fluttuanti nell'aria infinita e pulita. Altri cuori liberi erano lassù e tanti ancora ce n'erano intorno a me a formare un'unica immensa volontà ibrida ad ogni forma di vita, ad ogni forma di vita. Eravamo un tutt'uno ed ogni concepibile pensiero era vita, poiché la vita era la sola certezza, non la morte.
Poi il sogno è mutato:
uno squarcio nel suolo mi ha scosso e spaventato. Ed ho visto punte metalliche uscirne e fumi salire dalla superficie del mondo, portavano rumori e dolori nell'aria, ed ogni cosa ch'era stata colorata di luce, veniva a scurirsi sotto un manto d'ombra nera e pesante.
Coloro che conducevano le creature di ferro si dicevano figli di Dio... dell'unico Dio, e costui doveva essere immensamente importante per essi poich
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