username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Riflessioni

Pagine: 1234... ultimatutte

Il volo di un istante

Crediamo di avere tempo per fare sempre tutto ma il tempo non esiste.
L'oggi è il presente di un istante, ieri è già passato e domani potrebbe essere l'oggi che cercavi ieri.
Non aspettare.
Ogni singolo istante è un momento da non lasciar andare.
Non lasciare a domani i tuoi gesti o le tue parole, non lasciare a domani ciò che puoi vivere oggi, non soffocare di silenzi parole che potrebbero essere importanti adesso.
Ogni momento è prezioso come il volo di una farfalla;lei non ha un domani, perchè per lei, oggi è già domani.

   3 commenti     di: Monia Ghesini


"tu da me, cosa vuoi?"

un dipinto, un colore, qualcosa che ti rappresenti,
da ammirare quando fuori piove, per dar luce alla giornata.
un caffè preparato dai tuoi pensieri,
che sia tanto dolce quanto amaro,
tanto quanto l'affetto che provi per me.
un sorriso, che mostri la gioia di cui ti servi per affrontare la vita.
quello sguardo indecifrabile, quando so che mi stai pensando, pieno di te!
la voglia di scrutare il mondo
interpretata dai tuoi rari silenzi malinconici.
il coraggio che investi nel voler credere nella buona fede delle persone.
il saper mutare, con i tuoi soli propositi, il bianco e il nero dei sentimenti, in sfumature di rosa e celeste,
capacità che solo gli angeli hanno!
cosa voglio da te?
beh! voglio che continui a far di tutto questo che ti ho detto, cibo per il mio cuore, gioia per i miei occhi e... respiro per i miei sogni!

   6 commenti     di: Rita F. R.


Il mio sesso

Sesso, sesso e ancora sesso. Quando lo vivi raggiungi l'apice dell'amore; quando lo rinneghi tocchi il fondo dell'amore trascurandoti fino al punto di non amarti.

   5 commenti     di: SalvatoreCierro


Succo di vita: voglia di vite!

Lo stress di una giornata di lavoro e nervi, la stanchezza di sentirci unici:
lotta col mondo che non ti accetta, lotta per accettare se stessi...

E il pensiero ritorna a ritmi, a sapori che abbiamo abbandonato e a chi, a noi simile, è ora lontano, alla persona con cui ci ritrovavamo la sera per scegliere insieme cosa mangiare e cosa bere. Quando ogni pasto era scandito dalla scelta del cibo voluto, accompagnato dal vino più giusto o quando, al contrario, la selezione innescata dal vino attirava a se il cibo più consono.

Cure e desideri sintomi di voglia di bere e mangiare la vita che scappano da noi, intimoriti fino all'avvizzimento da un'esistenza gelida e scura.

In questo inverno di vita deserta di voglie, infine, trionfa la natura e l'istinto della sopravvivenza di primavera.

Allora, via alla voglia di ritornare a noi, sciogliendo la mente con l'allegria vitale di vite!

Vite che è vita nata dalla terra e ci raggiunge sgorgando da una bottiglia e dopo la sosta in bocca per profumare il palato, corre libera nei filari delle vene e raspi di capillari, arrivando alle cellule e dilatandole di luce come acini di uva bianca.

Molle dolcezza che ci irrora tutti, inducendoci ad indulgere persino con noi stessi...

Una telefonata. La ricerca della compagnia abile ad esaltare un rito buono e rigenerativo.
Desiderio ancora di stare al mondo prendendo insieme il succo della vita.
Sì! Voglia di bere, voglia di vita!



Arte e Follia ( una piccola ricerca )

Io so i cieli che scoppiano in lampi, e so le trombe,
Le correnti e i riflussi: io so la sera, e l'Alba
Che si esalta nel cielo come colombe a stormo;
E qualche volta ho visto quel che l'uomo ha sognato!

Rimbaud

Poiché IO è un altro. Se l'ottone si sveglia tromba, non è affatto colpa sua. Ciò mi pare evidente: io assisto allo schiudersi del mio pensiero: lo guardo, lo ascolto: do un colpo d'archetto: la sinfonia fa il suo sommovimento nelle profondità, o di colpo balza sulla scena. Se i vecchi imbecilli non avessero trovato dell'Io soltanto il significato falso, non avremmo da spazzar via questi milioni di scheletri che, da tempo infinito, hanno accumulato i prodotti delle loro intelligenza orba proclamandosene gli autori!

Rimbaud

.. il destino così doloroso di Dino Campana risponde precisamente ad un problema sollevato dal giovane Victor Hugo, verso il 1834. La domanda di questo allora quasi sconosciuto Hugo era: "Jusqu'à quel point le chant appartient à la voix, et la poésie au poète?". Domanda di una inesauribile novità e contro cui nulla hanno potuto le innumerevoli esperienze poetiche in più di un secolo, anzi direi che rimane confermata dalle maggiori audacie degli esempi più usati: l'autorizzano Baudelaire, Rimbaud e la storia dei surrealisti. Noi sappiamo i nomi che mancano, quello di Dino Campana va fatto senza timore.

Ho la sensazione di durare troppo, di non riuscire a spegnermi: come tutti i vecchi le mie radici stentano a mollare la terra. Ma del resto dico spesso a tutti che quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita. "

Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.

Alda Merini, La pazza della porta accanto

Si esita dubbiosi prima di bussar

[continua a leggere...]



Ava come lava

Questo pezzo non ha senso compiuto, è solo un pensiero che mi è venuto l'altro giorno in macchina, mentre guardando dentro me stesso cercavo di dare una definizione ai miei sentimenti. Neanche loro forse hanno senso compiuto.
Me li sono immaginati come un agglomerato di magma che scende lentamente e inesorabilmente da un docile pendio, come materia incandescente, scottano e bruciano e scaldano anche se te ne tieni lontano. E ribollono e si riversano colando su tutte la altre cose, e si mescolano e si rigirano su se stessi in una pozza di lava arancione e gialla che si autoalimenta e su cui non riesci a tenere nemmeno gli occhi aperti. E un attimo sono una cosa, e l'attimo dopo ne sono un'altra, e in quei dieci secondi che ti fermi a guardarli sono dieci cose diverse, e non sai distinguerne una dall'altra anche se sai qual è la tua preferita e quale vorresti che vincesse in questa lotta che rotola verso valle.

Sai che tutti questi sentimenti fanno parte di te, ma non sai quando si saranno raffreddati, alla fine della discesa, quali avranno prevaricato gli altri e preso forma solida e definitiva, e speri che durante il tragitto qualcosa, una roccia, un albero che si incendia e prende a rotolare pure lui, un canale d'acqua che vi si incrocia e che evapora in una nuvola di nebbia, abbia posto le condizioni affinché tutti quei sentimenti si concretizzino proprio nella forma che vorresti tu. L'ordine dal caos. Sentimento tra i sentimenti. Uno, solido ed eterno.

   1 commenti     di: Moment


Dopo ferragosto

Città ancora vuota, saracinesche abbassate, qualcuno cammina per strada nelle ore più calde. Barboni stravaccati sulle panchine e sui marciapiedi. anziani abbandonati al caldo soffocante. L'ennesima impalcatura circonda la cattedrale in piazzetta. Il parco cittadino come al solito nel degrado più assoluto dove giovani vivacchiano alla ricerca di non si capisce cosa in un'Italia già povera salassata dall'ennesima manovra vampiresca. L'aspetto desolante del capoluogo di provincia Dauno.




Pagine: 1234... ultimatutte



Cerca tra le opere

La pagina riporta i titoli delle opere presenti nella categoria Riflessioni.