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Riflessioni

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Luoghi comuni

Se un uomo è bello ed aitante, è ricercato dalle donne perchè sono convinte che sia un portento a letto.
Se un uomo è brutto, goffo, e, magari, troppo magro o grassoccio, al massimo è bello dentro. Le donne non lo considerano per niente, ritenendolo inetto al sesso.
Eppure, alla prova dei fatti, proprio gli adoni sono una frana, sessualmente parlando. Come mai le donne perseverano nei loro errori?
Mah... è proprio vero: ognuno ha quel che si merita!

   5 commenti     di: Fiscanto.


La "sole"

Per infiniti secoli s’è erroneamente considerato “Sole” come maschile : Il Sole, appunto.

Posso confutare questa credenza con quel che segue:

“la” sole ti riscalda, come fa la donna;
“la” sole, come la donna, se non stai attento, ti brucia!
“la” sole ti fa sudare, non appena sei, nudo, al suo cospetto, proprio come la donna!
“la” sole ti consola se sei triste, “la” sole asciuga le tue lacrime e può farti diventare cieco!
“la” sole può darti forza ed energia, ma può, se esageri, ucciderti.

E non è donna tutto questo? Di una donna bellissima si dice che è “solare”, quando un uomo
è innamorato vede i suoi raggi dappertutto, e quando è troppo innamorato, si scotta.

Sole e Donna è, quindi, un tutt’uno, sono due sorelle, complici spesso, e a volte nemiche,
pronte a rosolarti con un raggio od un sorriso, disposte a regalarsi anche a chi non le merita.
Alle volte, fra te e “la” sole ci sono le nuvole dell’incomprensione, e se le nuvole non le
spazzi via, cade la pioggia, di lacrime!
“la” sole è ostinata, cocciuta, deve brillare per forza, anche a rischio di implodere,
anche a rischio di bruciare tutti i cuori che tocca.

Vedi che, se al posto di “la” sole, metti sempre “la donna”, il senso non cambia mai.
Si vive e si muore per colpa de “la” sole, si sogna e si teme, per colpa de “la donna”, l’una
complementare all’altra, fanno del nostro cammino, un percorso obbligato, saltellante,
sulla sabbia rovente!!!

   16 commenti     di: luigi deluca


Le parole che non riesco a dirti

So che il titolo assomiglia a quello delle commediole d'amore riciclate coi soliti personaggi triti e ritriti, ma purtroppo devo cadere nel banale. Strano come il banale rispecchi tremendamente la realtà, delle volte. La realtà è banale, e il nostro volerla immaginare diversa è comunque banale. Tuttavia. Le parole che non riesco a dirti sono quelle che mi tengo dentro, sono quelle parole che spero tu riesca a cogliere perchè tu potresti -o forse puoi- leggere nella mia mente. Come se fosse un libro da sfogliare. Le parole in questione sono due, e sono tremendamente banali. E non riesco a pronunciarle neanche qui.
Dovrò pur fartelo sapere un giorno.
Quello che penso.

   4 commenti     di: Aidi Freedom


Dateci un pennello

Ore 07. 40. Entro in macchina, accendo la radio, faccio un respiro e parto. La strada è già piena di gente che va. Dove, non l'ho mai capito. Eppure dicono che questa sia una città improduttiva e parassitaria. Se hanno ragione significa che queste persone escono solo per dimostrare alle proprie famiglie che hanno un lavoro. Ma si sa, a Napoli tutto è possibile. E qui a Ponticelli, periferia orientale, abbiamo tanta fantasia.
Cerco di fotografare con gli occhi ancora intorpiditi tutto quello che vedo. E questi occhi vedono colate di cemento armato, rioni anonimi sovrappopolati, lingue di asfalto grigio che sembrano abbracciarsi e soffocarmi. Claustrofobia urbana.
Passo su via Malibran e via Wolf e lì non vedo più niente. C'erano i campi rom. Qualcuno ha deciso di appiccare degli incendi. Però i rom erano stati avvisati. "Andate via che vi stiamo per bruciare le case", dissero. Sono persone educate.
Giro su via Argine e vedo così tante cose che avverto quasi l'obbligo di fermarmi per apprezzare meglio il paesaggio.. Capannoni da affittare, depositi abbandonati e marciapiedi scuri. Ma ecco che intravedo una scritta colorata che mi riempie il cuore di fiducia : Tutta la passione che meriti. E avvicinandomi quello che vedo è il nuovo centro commerciale. E dico grazie a chi ha pensato che è proprio quello che meritiamo per dare passione al grigiore.
Giro a destra su via Gianturco e penso che è meglio non vedere.
Parcheggio l'auto e spengo la radio. Questa volta decido di guardare. Fisso e senza mai distogliere lo sguardo, perché quello che guardo mi può portare in paradiso o giù all'inferno. Ed immagino di avere un pennello gigante e tanti colori a disposizione.

   4 commenti     di: Marco Roca


Il meglio delle mie frasi ed aforismi (2a parte)

-Date alla giustizia la legalità (date a Cesare quel che è di Cesare) e alla verità la moralità (date a Dio quel che è di Dio).


-Nei millenni a venire ci ritroveremo riflessi del Sole divino (Paradiso) o fossili della crosta terrestre (Inferno), dipende dalla montagna scalata (bene) o dalla miniera scavata (male).


-Berlusconi pensa alle donne (bunga bunga) dopo aver sistemato i figli. Noi per sistemare i figli pensiamo ai debiti.


-Spot elettorale: s'ode a destra una squillo... vota Silvio, di contro risponde uno strillo... vota Grillo.


-Meglio la politica del fare (ed anche sbagliare) che quella del non fare (o fare il bunga) e criticare!


-Renzi e le sue donne: la Boschi te la gusti, la Moretti te la Bevi e la Bindi... te la scordi!


-Le alleanze di Berlusconi: dalle stelle (patto del Nazareno) alle stalle (patto con Salvini).


-Il meglio della politica nostrana: Vendola, l'alfiere del matrimonio gay; Salvini, il guardiano della padania; Grillo, il portavoce del vaffanculo.


-La triade (zoccolo duro) di Berlusconi: Brunetta (l'altezza è mezza bellezza), Santanchè (bellezza artificiale), Gasparri (solo bruttezza)


-Salvini... la maglia nera del giro d'Italia!


-I sensi della medicina: prima ascoltava la malattia (fonendoscopio), adesso la vede (ecografia).


-Le comiche della medicina: se per tua madre novantenne mi richiedi lo psichiatra, per te ci vuole la camicia di forza!


-Freddura medica: dotto' mia madre ha paura della morte. Non preoccuparti è la morte che ha paura di tua madre.


-L'assillo della terapia: dotto' le pillole della pressione le devo prendere per sempre? Se muori e rinasci ritorni alla bottiglina!


-Scambio di specialisti: dotto' vi avevo chiesto il fisiatra e mi avete prescritto lo psichiatra. La prossima volta dimmi cosa ti fa male, 'a capa (la testa) o 'a cora (il fondo schiena), ed io ti mando dallo specialista giusto.


-Freddura atea: se credere è uno spreco d'intellige

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Alys On Hell (2)

La Maestra sfogliò lentamente un enorme quaderno.

I suoi occhiali parevano cadere un po tristi su quella lettura.

-Che dire di vostra figlia signori- Annuì.

-Ci dica! Ci sono problemi?- Chiese preoccupata la madre.

-Problemi? No non mi pare proprio! Vostra figlia;
e non lo dico giusto per dire; è senza dubbio il miglior elemento della classe.-

La donna si aggiustò gli occhiali e continuò ad osservare quegli appunti.

Jacob e Siria si osservarono sorridenti.

-Una bambina socievole, allegra e disponibile.

-Si Alys è così!- Rimarcò suo padre.

-Gli altri ragazzi della classe delle volte, pare pendono dalle sue labbra!-

-Mia figlia una leader?-Chiese l'uomo.

-Non Proprio!- Rispose affrettata la maestra.

-Lei ascolta! Ascolta attentamente ogni cosa i suoi compagni hanno da dirle! Pare così grande per la sua età!-

-L'abbiamo notato anche noi!- Rispose la madre un po emozionata.

-In questi due anni ha fatto enormi passi da gigante!- Ribadì ancora.

La maestra tirò fuori la pagella e la mostro ai genitori.

-Guardate! Ha voti altissimi! Ottimo in ogni materia!
Dovreste esserne fieri! Una bambina modello! E credo sia anche grazie a voi;
per come l'avete istruita.- Concluse.

A Siria scese una lacrima.

-Diciamo che per quanto ci riguarda, abbiamo fatto lo stretto necessario!- Pronunciò il padre.

-In che senso?- Domandò la maestra un po sorpresa.

Fu allora che la parola della madre prese campo.

-Alys è sempre stata una bambina molto sveglia; una grande lettrice; e piena di profonda fantasia; ma soprattutto una attenta e furba ascoltatrice.

-Perché Furba! Se posso chiedere? Domandò la maestra.

È capitato delle volte che ascoltasse di nascosto le mie discussioni con i pazienti; sa, io sono una psicologa e non sempre lavoro in ufficio.
- la donna si fermò per rifiatare.

-Ora io so che non è un bene per un bambino piccolo dover ascoltare certe cose; ed ho evitato fin che ho potuto di lavo

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   4 commenti     di: Dark Angel


Mare nostrum

lo sfregio più grave che si può fare ad una città costiera è di rendere totalmente imbalneabile il suo mare. quando poi sono gli stessi cittadini a permettere il misfatto, non si sa se essi siano martiri o carnefici.




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