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Riflessioni

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Circa lo Spazio ed il Tempo

L'umanità fin dai tempi più remoti, si è sempre posta delle domande circa l'origine dell'Universo, se sia infinito ed eterno o se invece abbia un inizio ed una fine.

Il dilemma ovviamente si protrae ai giorni nostri... anche se personalmente non trovo alcun motivo per complicare ciò che è semplice (Occam dixit), e senza contare che non bisognerebbe dimostrare che l'Universo sia infinito ed eterno (ad oggi è obiettivamente così), ma piuttosto il suo esatto contrario, e non mi pare che ci siano novità particolari in proposito.

Moltissimi filosofi, scienziati, pensatori e quant'altro si sono comunque sforzati, ognuno con le sue belle teorie, di dimostrare la bontà del loro pensiero; ad oggi la teoria del "Big Bang" è "universalmente" riconosciuta come "standard de facto", presso la comunità scientifica.
In realtà esistono molte altre teorie a corredo, tipo la "Teoria delle Stringhe", la "Teoria Inflazionistica" o gli "Universi Paralleli", ma come la prima, trattasi comunque sempre di ipotesi.

Premetto fin da subito, che non sono affatto contrario a priori verso nessuna di queste teorie, e che anzi sono tutte ipotesi, seppur non ragionevoli (ovvero senza la possibilità di essere provate), ma che si sforzano di portare un importante contributo, alla nostra inestinguibile sete di sapere e quindi meritevoli di essere supportate.

Purtroppo però queste teorie, nessuna esclusa, hanno un lato debole ovvero, ipotizzano (appunto) di cose ASSOLUTAMENTE NON DIMOSTRABILI.

Quando infatti si parla di Universo, cosa impedirebbe al nostro di essere magari una piccola parte di un Universo più grande o addirittura un solo singolo atomo di materia, di un qualcosa che nessuno mai potrebbe immaginare?

Direte voi, da qualche parte bisogna pur cominciare, ed è assolutamente vero; ma da qui al voler fare accettare panzane tipo l'Universo è finito secondo la teoria X, oppure il Tempo ha avuto inizio con un'esplosione cosmica, ce ne corre eccome!

§

Molt

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   0 commenti     di: Mauro Mafucci


Dio non morirà mai

-"Vorrei solo sapere il perchè?"
"Ma è così importante per te?"
-"Si, è l'unica cosa che mi interessa in questo momento per davvero, darebbe un significato a tutto"
"E dopo che io te lo avrò detto tu cosa pensi di farne? Vuoi svelare a tutti il trucco? Vuoi rovinarmi?"
-"Ma che discorsi sono? Lei ci ha donato la vita, deve in un qualche modo salvarci... non ci può lasciare in balia delle onde"
"Basta con questo lei!! Comunque Pensaci un attimo, se tutti sapessero il perchè io non avrei più modo di esistere, sarei inutile e perciò morto!! Tu per parlare
così quanto tieni alla tua vita?"
-"Io tengo molto alla mia vita, ma se questo sacrificio, il mio sacrificio, può dare a tutti un perchè, io sarei disposto a farlo, perchè in quel momento anche io
capirei il motivo della mia esistenza. Come fai ad essere così egoista?"
"Non sono egoista, voglio solo vedere come va a finire, sacrificarsi come pensi tu mi è impossibile perchè sono troppo curioso"
-"Vedere come va a finire??, sono troppo curioso??, ma che argomentazioni sono?"
"Io ho creato gli attori, non il copione!! Ho lasciato a voi il libero arbitrio, la possibilità di autodeterminarvi"
-" E cosa ne è stato? una serie infinita di sopraffazioni, stermini, guerre e tutto per una tua scommessa? È questo che vuoi dire?"
"Molto enfatizzato, ma si, siete una scommessa,"
-"Tu sei Dio!!! Sei il bene per eccellenza"
"Io non sono il bene per eccellenza, questo lo avete detto voi, avete inventato tante menzogne su di me..."
-"Infatti iniziavo già a dubitare, ma ora tu pensi che la gente mi crederà quando gli racconterò tutto ciò?"
"Ehmmm forse ti è sfuggito qualcosa, secondo te io perdo il mio tempo a parlare con una persona viva? Certo che a volte le provate tutte... ora accomodati e
goditi lo spettacolo insieme a me"



Si dia una domanda, e se può provi anche una risposta

Dice un famoso e talvolta forse un po' noioso personaggio della televisione, senza fare nomi ma lo descrivo cosi': capelli lunghi, sempre elegante giacca e cravatta e occhiali un po' spessi. Intellettual televisivo contemporaneo che conduce anche gradevoli talvolta trasmissioni su: cinema, teatro, libri e mostre, nonché interviste a tutti e di più. Insomma lui dice alla fine della trasmissione dedicata ad autori di libri di tutti i generi che poi compravamo in libreria ma di librerie sempre meno, e allora anche per fortuna? In edicola, al supermercato, all' autogrill, sul banco dell' usato, che talvolta i già letti o no perche' illeggibili, per miseria e grullaggine li rivendo anche io. Insomma lui dice: leggere ti cambia la vita. Leggere sì, ma sapessi il divertimento a scrivere! Oddio oggi scrivono anche cani e porci, autori, Autori, e falsi scopiazzatori, che forse tutto e' già scritto e se no continua a scriverlo un misterioso e gigantesco elaboratore centrale da un' altro pianeta. Insomma non voglio falra lunga, questo Signor Ullo, parte di un' "élite"? Che frequenta fortunatamente e senza ironia devo dire, spesso si da una domanda e quando può prova a dare delle rispostem i prova. E non sempre, umanamente convince. convince.

   1 commenti     di: Raffaele Arena


Feedback (dedicato a Corbo e Capitanucci)

Noi occidentali, volenti o nolenti, abbiamo interiorizzato il "so di non sapere" di Socrate, il "dubito ergo sum" di Agostino e il "cogito, ergo sum" di Cartesio. Il dubbio, gli interrogativi, la voglia di capire e la critica fanno parte di noi, nel bene e nel male, e il testo di Vincent Corbo, " Riflessioni su Parigi", lo dimostra.
Vincenzo Capitanucci richiama, nel suo commento, la celebre lettera del 2001 di Tiziano Terzani a Oriana Fallaci. Questa è sapiente prova di ragionamento e splendida prova di come un occidentale abbia la possibilità di esprimere le proprie opinioni. La legga, chi non l'ha fatto: merita, fa riflettere.
Come meritano letture gli scritti della Fallaci seguenti all'attentato alle Torri gemelle: tutti ne parlano, bla-bla-bla, ma più per sentito dire che per conoscenza diretta.
Dunque, afferma Terzani: "Se alla violenza... noi rispondiamo con ancora più terribile violenza... alla nostra ne seguirà una loro ancora più orribile e così via".
Certo, la violenza chiama violenza. E allora, che fare? Subire senza reagire, porgere l'altra guancia fermerebbe la violenza? Io di guance ne ho due e basta: finite queste mi difendo, difendo la mia famiglia, i miei valori, le mie leggi, il mio dolore.
Terzani è profondamente inquieto per l'intolleranza della Fallaci. Anche io amo la pace ma la storia insegna che a volte è necessario ribellarsi, agire. Se la mansuetudine degli Ebrei non fosse stata così grande forse il Nazismo non sarebbe riuscito a fare ciò che sappiamo.
Personalmente, detesto l'intolleranza e la violenza e provo disgusto nei confronti di chi decapita e di chi lapida donne e bambine che denunciano gli stupri subiti. Piango per quei giovani plagiati che si imbottiscono di esplosivo e piango per le loro vittime. Piango per le fabbriche di armi, per i campi di addestramento, per i bombardamenti: quanto cibo si potrebbe comprare, quanta ricerca si potrebbe finanziare con quei soldi! Piango per il doppiogiochismo imperante..

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Chiamiamo le cose per nome.

L'amore a prima vista, o quello per una persona che si conosce a stento, non esiste. O meglio non è amore. Sarà infatuazione, attrazione fisica, fascinazione, voglia di farci sesso, ma non è di certo amore. L'amore è il più alto livello di stima che una persona ha per un'altra, tanto alto da volerci vivere insieme. L'amore vero non si basa su aria fritta, ma su un'attenta valutazione dei pregi e dei difetti del partner. Tutto il resto è istinto, voglia di piacere ed anche egoismo. Purtroppo, l'amore vero è molto raro, perchè presume il superamento degli istinti e la loro sublimazione.
In compenso è molto solido e maturo.
Tutti gli altri sentimenti, sostenuti dall'istinto, sono destinati, prima o poi, ad estinguersi.

   3 commenti     di: Fiscanto.


Solitudine

Mi alzo ogni mattina e la prima cosa di cui mi rendo conto è che sono solo, non c'è nessuno che affianchi la sua vita alla mia per il tempo sufficiente a farmi stare bene, per il tempo necessario di sentire il calore di una famiglia, di sentire il tepore di casa. Dio quanto fa male questa cosa. Tutti i giorni mi chiedo perché sia capitata a me, perché io, cosa ho di sbagliato; in fondo chiedo solo di essere felice, di essere innamorato, di avere anch' io una famiglia, dei figli, una moglie, una vita. Cammino sul sentiero oscuro di una vita buia e quando un bagliore di speranza illumina la via è solo per darmi la certezza che più avanti sarà sempre avvolto nell'oscurità del nulla. Che strana questa esistenza che mi è capitata, ma cosa posso fare se non viverla per quello che è... quanta forza occorre? riuscirò a farlo?
Vedo le cose per quello che realmente sono; vedo la realtà, la vita nella miriade di forme in cui si presenta... perché?
Io, solo io; nessuno attorno a me, nonostante questo pianeta pullula di esseri viventi, non c'è nessuno che sia capace di ascoltarmi, di sentirmi, di condividere con me ciò che sono, di trovare il coraggio di conoscere la vita come la conosco io, di comprendermi.
Che senso ha creare una cosa pura se per rimanere tale, non la puoi condividere con nessuno? Che senso ha essere la cosa più preziosa se non puoi esistere?
Guardo la purezza delle cose, ma appena lo faccio notare a qualcuno perde immediatamente la sua magnificenza.
Immagina di creare una cosa perfetta, unica, di fare una cosa che sia la migliore di tutta la tua esistenza; quella cosa racchiude tutto ciò che sei; quella cosa sei tu. Tuttavia non esiste e non esisti se la tieni per te stesso, non ha alcun valore se non c'è qualcuno che possa viverla, così cerchi di condividerla, cerchi di farla conoscere, cerchi di insegnare a qualcuno come viverla per quello che è, nella sua più completa esistenza; ma inevitabilmente tutto finisce per essere sminuito

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   3 commenti     di: Luca Ceschini


Il meglio delle mie frasi ed aforismi (1a parte)

-Escogitare è pensare nei limiti mentali, ideare è pensare oltre i limiti, amare è pensare senza limiti.

-Con la ragione (elaborato cerebrale) si comprende la vita, con l'intelletto (dono spirituale) si ama la vita.

-Vox animae, Lex Dei, Lux candida, Veritas Dei.

-Il cervello secerne il pensiero (mente), il pensiero distilla l'amore (anima).

-Quanto più si sente amore tanto più si soffre per dolore.

-L'umore è la maschera dello spirito, l'amore è l'essenza dell'anima, anche per il profumo!

-Il selfie alla guida: il telefono al posto della testa.

-Lo spirito è l'inchiostro indelebile che ci disegna l'anima.

-Il sesso è bello quando si fa, nessuno ti vede e ognuno lo fa come meglio crede.

-La coscienza è la scatola bianca dell'anima nel suo volo terreno.

-L'esaltazione espressiva, verbale o scritta, non è una turba della mente ma il turbo dello spirito.

-La lettura (saper leggere) della scrittura (saper scrivere) porta alla cultura (non è mai troppo tardi!).

-I sentimenti sono i sensi dell'anima, le esperienze i ricordi della mente e le emozioni le pulsazioni della vita.

-Primum vivere, deinde philosophari. Primum philosophari per saper vivere.

-Veni, vidi, vici, vissi e scrissi per migliorare le anime a cominciar dalla mia.

-Per imparare a vivere (ed amare!) bisogna studiare prima gli elementi e poi sedersi a tavola
con gli alimenti.

-La luce solare è energia materiale (l'elio nobilita l'idrogeno), l'amore è energia spirituale (la coscienza nobilita l'uomo).

-Stupro e femminicidi: alla debolezza mentale l'uomo contrappone e soccombe con la forza brutale.

-Se le donne non si concedono subito (e non si scoprono tutto) noi uomini diventiamo tutti poeti.

-Omaggio alla donna: esplorando la vita all'impatto del bello fu subito cotta.

-La scienza è la luce dell'intelletto, la sapienza è la luce della fede, l'amore la luce della verità.

-La voce dell'anima: esisto (cogito ergo sum) per am

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