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Saggi

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Società maschilista

È incredibile quanto l'inibizione sessuale, imposta alle donne da una società maschilista, abbia seriamente menomato la loro capacità di godere del sesso.
Questo ha danneggiato, di riflesso, anche i loro partners maschili. È inconcepibile trovare tantissime donne che definiscono "perversioni" delle naturalissime pratiche sessuali, fonte d'immenso piacere per la coppia. Queste donne creano sensi di forte insoddisfazione nel partner, spingendolo a cercare altrove ciò che non trova nel rapporto di coppia.

   4 commenti     di: Fiscanto.


Santa Teresa d'Avila: un Amore sopra le righe

Esiste una bellezza che và al di là del semplice soddisfacimento dei sensi e che coinvolge l'ambito intellettivo e spirituale?
Coloro che hanno conosciuto santa Teresa d'Avila, raccontano che era una donna molto bella; aveva i capelli neri e le mani bellissime, il viso proporzionato, la carnagione bianchissima, il sorriso amabile e quando parlava di Dio si animava di una forza incantevole.
Nella sua autobiografia, Teresa, dice: "Dio mi ha dato la grazia di piacere a chiunque". Ai nostri giorni leggere o ascoltare una simile affermazione, ci induce a pensare che Teresa d'Avila fosse guarnita di un'avvenenza universale ed avesse dei modi gradevoli e arrendevoli al punto da suscitare la simpatia e l'ammirazione di coloro che la avvicinavano.
Chi ha letto le sue opere, vi scorge un linguaggio di una semplicità infantile, ma illuminato di Sapienza e di Verità che segnato dalle esperienze mistiche, approdano alla teologia spirituale, usando il metodo della narrazione.
Teresa d'Avila conferma la strada della "teologia narrativa" come rilevato nei Vangeli e in gran parte dei libri sacri, poiché sopra ciò di cui non si può tacere, si deve narrare.
Teresa d'Avila racconta le sue esperienze soprannaturali, ma il suo primo libro autobiografico viene sequestrato dall'inquisizione senza che questa però, vi ravvisi alcuna traccia di eresia. Su santa Teresa d'Avila è stato detto e scritto di tutto: una persona allucinata e suggestionabile, una femmina sessualmente repressa, una indemoniata, una donna indecisa e ipocondriaca, una masochista.
Sembra che a parlare dell'Amore trasformante di Dio, si venga etichettati, perseguitati, diffamati, ma mai dimenticati, perché altrimenti come spiegare l'interesse dell'uomo contemporaneo verso una mistica vissuta nel pieno rinascimento spagnolo?
Considerando che la donna in quel periodo storico non aveva accesso all'istruzione e che le era negata qualsiasi forma di autonomia, poiché il lavoro della donna era

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   3 commenti     di: Fabio Mancini


25 aprile 1945. W l'Italia

Per commemorare e ricordare il 25 aprile 1945 come data che ha posto fine, con il martirio di molti Italiani, alla oppressione nazifascista nel nostro Paese, voglio soffermarmi sulla lettera di Bruno Cibrario, detto Nebiolo, giovane partigiano torinese, di anni 21, catturato dalla Squadra Politica, processato per appartenenza al gruppo Squadra Azione Patriottica e condannato a morte dal Tribunale " contro Guerriglia" di Torino ; venne fucilato da un plotone fascista il 23 gennaio 1945, al Poligono del Martinetto di Torino, assieme ad altri nove partigiani, tra i quali Pedro Ferreira di anni 23, Ufficiale, medaglia d'oro al valore militare.

La lettera è tratta dalla oramai rara edizione Einaudi " Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana", 1952, che raccoglie una scelta di circa cento lettere di giustiziati.

" Dalle carceri giudiziarie di Torino, 22 gennaio 1945

Sandra carissima, dopo appena sette giorni dal mio arresto mi hanno condannato a morte, stamani. Non mi dispero per la mia sorte. Ho agito in piena coscienza di ciò che mi aspettava. Il tuo ricordo è stato per me di grande conforto in questi terribili giorni. Non hanno avuto la soddisfazione di vedere un attimo di debolezza da parte mia. Non mi sarei immaginato di scrivere la prima lettera ad una ragazza in queste condizioni. Perchè tu sei la prima ragazza che abbia detto qualche cosa al mio cuore. Mi è occorso molto tempo per capire cosa eri per me. Il mio carattere, la mia vita di quest'ultimo anno mi hanno impedito di corrispondere subito come avrei voluto al tuo affetto. Solo quando sei stata ammalata ho capito che senza di te mi mancava tutto. Io ti amo, ti amo disperatamente.
In questi giorni ho avuto sempre con me un nome in mente: Sandra; due occhi luminosi - i tuoi - hanno rischiarato la mia cella.
Oso dire che il ricordo carissimo, il ricordo di mia Madre, era unito al tuo tanto che io li confondo in un solo grande a

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Habemus papam

Veri e propri attacchi di panico di un improbabile novello Papa che prima di tutto è un uomo umile che non si sente di assolvere quel compito che altri gli hanno voluto assegnare.
Un immenso Michel Piccoli che si tuffa anonimo fra la gente, ascolta e si ascolta, vive per qualche giorno come uno di noi e non da unto del Signore: immagine piena di tenerezza trasparente e candore che porterò sempre con me.
Ho visto disamina del potere temporale della "Chiesa" ma l'ironia è così ben dosata da non risultare mai irriverente verso nulla e nessuno anzi, avvicina certi personaggi altrimenti lontanissimi e c'è come un filo per cui ad ogni sorriso di labbra è legata sempre una riflessione su temi ricorrenti nella nostra natura umana.
Iniziali passaggi perfetti dal documentario alla recitazione, belle musiche accanto a silenzi sfumati a sottolineare particolari momenti.
Come scenario una Roma riconoscibilissima e particolarmente a me cara essendo la mia città. Il finale è fatto di silenzio da portare via.
Un film che vorrò rivedere con piacere e questa soltanto è la mia cartina di tornasole di gradevolezza, come un brano musicale che si riscopre ad ogni riascolto.
Emozionante. Di una profonda leggerezza.

   1 commenti     di: Chira


Dio, l'uomo, la conoscenza e l'energia

Premessa.

Questo breve scritto "poggia" sull'ormai consolidata tendenza che vede il mondo culturale e scientifico, mettere in discussione le principali teorie sull'evoluzionismo e quelle collegate alle fondamenta delle varie fedi e religioni.


Affrontare temi inerenti a dogmi di scienza e di fede è impresa assai ardua, poiché dibattere "delle nostre verità", significa andare davanti allo specchio col pensiero di accettare un'immagine diversa da quella vista sinora, cosa non esattamente semplice.


L'idea, tuttavia, è quella di "sfiorare" detti temi sfruttando un "percorso logico", alimentato e agevolato da una moltitudine di studi indipendenti (e non solo), oltre che da numerose riflessioni che "impegnano" la rete in modo costante e, spesso, illuminante.


Partendo dal presupposto, neanche tanto remoto, che la razza umana possa essere stata "incoraggiata" nel suo cammino evolutivo da un intervento alieno/superiore, è possibile costruire un ragionamento in grado di aiutarci a osservare, collegare e comprendere meglio, alcuni aspetti che attengono alla nostra quotidianità.


È implicito che questo concetto "voglia" anche che Dio sia sostituito/sostituibile, con una o più entità/esseri provenienti da un "altro mondo".


Alla luce della considerazione appena illustrata, pare"equilibrato" riflettere sulla possibilità che l'uomo sia stato "creato" per essere, successivamente, "studiato" da parte di un'intelligenza più evoluta.


Il termine "studiato" è posto fra virgolette, poiché s'intende comprensivo anche dei seguenti significati: "Educato, civilizzato, esaminato, utilizzato, sfruttato, dominato" e via discorrendo.


Questo ragionamento è stato ispirato da due interessanti letture, in una era spiegato, con il semplice uso della logica, come l'uomo abbia imparato a parlare grazie a un "aiuto esterno", poiché "... non poteva parlare da solo: aveva bisogno necessariamente di ascoltare la voce di

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   12 commenti     di: Antonio Pani


La comunicazione e la genesi dei conflitti

I conflitti sono generati dal nostro modo di vedere il mondo. Per perdonare bisogna prima perdonarsi.

La comunicazione è messaggio, ascolto ma anche integrazione, comunione, empatia con l'altro. Il messaggio s'invia, viene percepito e ritorna. Il flusso comunicativo è un processo capace di tessere una tela di relazioni interpersonali. Le persone sono racchiuse all'interno di questa rete.
Spesso la comunicazione costituisce il fattore scatenante del conflitto per una molteplicità di meccanismi anche irrazionali o involontari. Altre volte ne costituisce una concausa in parte determinante.
Rientrano in questa tipologia i malintesi; le comunicazioni disturbate; il modo spigoloso e urticante di atteggiarsi; la difficoltà di discernere la causa dagli effetti, di ricostruire gli eventi.
Uno specifico peso hanno anche gli schemi di decodifica del messaggio.
Gli schemi o paradigmi mentali sono un'efficace modo di funzionamento del nostro cervello che si serve di blocchi di programmi precostituiti al fine di semplificare il processo del pensiero che è caotico e confuso. Costituiscono un fattore di economicità di gestione nelle situazioni più diverse, consentono di raggiungere con meno sforzo i nostri obiettivi.
Purtroppo questi schemi, essendo il prodotto del nostro vissuto, a volte ci fanno vedere lucciole per lanterne; proiettano il nostro pensiero altre ciò che appare: gli schemi mentali influenzano la percezione e il nostro giudizio. Ci creiamo castelli di carta, erigiamo muri, ci facciamo condizionare dalle apparenze.
L'altro non è oggettivamente "là fuori", ma viene costruito dentro di noi dai processi di percezione. Oggetti, parole, gesti possono assumere dimensioni e connotazioni di ampiezza diversa secondo il contesto di riferimento e i filtri con i quali guardiamo il mondo.

Un ulteriore risvolto negativo degli schemi mentali è l'auto limitazione, è come chiudersi in un recinto senza via di uscita. Riusciamo a vedere soltanto ciò che ci l

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   2 commenti     di: Ettore Vita


A proposito della nostra Lingua

È una vergogna!... Non ne posso più.. Tutti i giorni e in qualsiasi momento diventa sempre più difficile capire il linguaggio di giornalisti ed in genere, di tutti gli "Insigni impiegati della televisione." Cerco, inutilmente, di tenermi informata sui fatti che accadono; dopo pochi istanti sono costretta a spegnere il televisore, per la pedanteria di due parole, voce verbale e nome, che ricorrono in tutti i canali e, a mio avviso, sono gratuite e gravemente lesive della dignità dell'uomo, in quanto individuo. Le voci in questione sono: "Verifica e verificare." Facendo un calcolo approssimativo, in cinque minuti ricorrono più di cinque volte. Sono esacerbata... Amici poeti, spero di trovare la vostra comprensione.
In quale società ci muoviamo, ammesso ancora che ci si riesca a muovere. Siamo tutti sottoposti a verifiche... Ma, ironia della sorte la Verità non emerge. Altre voci verbali che non ledono alla dignità della persona, sono, invece, passate sotto la cesoia, esempio: accertare, appurare, analizzare, comprovare, constatare, controbattere, disquisire. I maldestri dittatori continuano spudoratamente ad espandere le loro voci, e, purtroppo, spesso incorrono nell'errore di usarle, persone moralmente irreprensibili.
La medesima accusa rivolta alla Televisione, rivolgo alla scuola: a scolari e studenti vengono imposte le Verifiche. Or bene: che cosa sono? La parola è lesiva in quanto inficia la buona fede dello studente. Quando sussisteva ancora un po' di buon senso, le verifiche venivano chiamate dai docenti, semplicemente, compiti oppure oneri scolastici.
Per finire, a coloro il cui frasario abbonda di parole oltraggiose, come verificare e verifica, rivolgo una domanda: avete provato a verificare, quanti bernoccoli avete?




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