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Racconti di ironia e satira

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Ditta Marco Marchio assume

Ennesimo colloqui di lavoro.
Mi fingo paziente come al solito per fare bella figura senza passare per una povera esaurita, e poi inizio ad ascoltare quel tipo apparentemente intellettuale...
-"La ditta Marco Marchio è un azienda grafica seria, operante nel settore da circa 10 anni, con alle spalle un team professionale, preciso vantiamo collaboratori di alto grado di competenza, i nostri patners sono: Polli e Pere, Gatti e Tope, Foca e Fico riviste di altissimo prestigio come avrà ben capito e come immagino Lei conoscerà!"-
Mi tiene tre ore ad ascoltare menate varie sulla sua prestigiosa azienda mai sentita prima, elenca nomi assolutamente sconosciuti e alquanto ridicoli e fingo un arrossamento oculare dovuto ad allergia stagionale per non piangere ma sopratutto per non ridere.
-"Tutto bene ragazza? mi sembra un po perplessa. Vedo che le lacrimano gli occhi, anche io sa sono allergico in questa stagione: polline. Maledetto polline! "-
Estrae dal taschino un pacchetto di fazzoletti marchio mai visto, nome assurdo e inquiestante, Sofia Soffia. Guardo il pacchetto allibita e lui precede qualsiasi domanda avrei potuto fare dicendomi:
- "Geniali, non trova signorina? e pensare che li ho creati io! ma del resto la classe non è acqua anni, anni di esperienza, originali, unici direi! li prenda, non faccia complimenti!"-
Penso che questo tipo è pazzo non mi da neanche modo di parlare e sopratutto dopo tre ore di noia e follia, anche divertente per certi versi, io non mi sono ancora presentata e mi sto alterando ma vediamo se mi dice almeno qualcosa di cui posso essere interessata.
-"Allora veniamo al dunque signorina,... mi scusi mi sfugge il suo nome, va bhè poco importa" -
Il mio volto aveva assunto un colore inquietante, quello scherzo della natura non mi dava spazio, non la possibilità di dire una parola!
-"Allora cara..."
Ci mancava solo che entrasse in tono confidenziale!
-"... Quello che Noi cerchiamo principalmente è una figura di

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Guardie e ladri

Il mio primo tentativo di sconfiggere la 'sindrome da pagina vuota' che affligge lo scrittore, fu quello di estrarre dieci vocaboli in maniera casuale dal vocabolario e cercare di unirli in una costruzione di prosa plausibile ( 'Mi scappa da scrivere').
Avendo ottenuto un ottimo risultato, nel secondo esperimento ( 'Quando il gioco si fa duro...') complicai un po' le cose estraendo 5 vocaboli per la trama, 5 per il personaggio numero 1, 5 per il numero 2 e 1 vocabolo jolly. Anche questo tentativo mi venne bene.
La terza prova ('il racconto rubato') fu quella di creare un racconto scorrevole e di senso compiuto utilizzando e incastrando fra loro pezzi di frasi e interi periodi tratti da tre romanzi famosi differenti.
Ora, avendo voglia di scrivere un racconto e trovandomi a corto di idee, mi sento pronto per una nuova sfida. Vorrei utilizzare ancora il vocabolario immaginando un'ambientazione classica da guardie e ladri o da criminale e poliziotto. Estrarrò 10 vocaboli per chi fugge e 5 per chi insegue ( diamogli un po' di vantaggio...). Chi fugge ne userà 2 chi segue 1 fino a matematico esaurimento.
Inoltre e per primi, estrarrò 3 vocaboli jolly da utilizzare in qualsiasi momento e 1 vocabolo ' colpo di scena' da usarsi obbligatoriamente alla fine del racconto.
La regola come al solito rimane sempre la stessa:mai scartare un vocabolo. Se esso risultasse astruso e all'apparenza impossibile da collegare agli altri, lo si può tenere in sospeso fino a quando non si riesca a trovare un collegamento.
Iniziamo:



VOCABOLI JOLLY:

CANFOSOLFONICO: Agg. (pl. m. -ci). Acido derivato dalla canfora e contenente il gruppo solfonico; è dotato di proprietà terapeutiche simili a quelle della canfora.

GRAVIDISMO: s. m. L'insieme dei sintomi che accompagnano la gravidanza.

RADIANTE: agg. 1. Che emette energia ( luminosa o calorica) per irraggiamento. Corpo riscaldante costituito da un serpentino piano a grande sviluppo, attraversa

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   6 commenti     di: matteo lorenzi


Italia

Dalla stella al mattino

Cara Italia, dimenticami! Anche oggi è una giornata di merda col suo solito sentore di formaggio affumicato e non saprei nemmeno dire chi mi ha mandato quaggiù! Non sono così infelice da pensare di suicidarmi eppure ci sto pensando.
Tu che fai? Che dici? Nemmeno mi interessa!
Cazzo! Sto pensando di nuovo a te; a questo mondo e modo di essere così estraneo dal mio...
sì, perché io non la penso come te... noi due siamo troppo diversi!
All'epoca delle superiori quei coglioni dei miei vecchi amici non mi hanno calcolato neppure più ... cosa dovrei pensare secondo te? Che mi hanno tradito? O sono forse io il bastardo?
Eccomi. Uno stronzo tra tanti che cerca altri stronzi e spera che una puttana baciandolo lo trasformi in un uomo ricco e potente! Ah, questa non è male! Pensare che il mondo sia una grande stronzata...
Avevo pochissimi anni e moltissimi amici... e... dimenticavo... un mare di merda nel quale ancora non ero affogato!
Eppure penso ancora a te... al tuo modo di essere, Italia; non è molto facile per me capire il tuo mondo... sei strana!
La mia vita non è mai stata così confusa prima di ora; sono stato un ragazzo felice, un bambino troppo felice e un adolescente troppo confuso! Ecco, forse quest'ultima fase si sta protraendo un po' troppo!
I miei dottori... luridi bastardi! Credevano forse di imprigionare la mia intelligenza con qualche fottuto psicofarmaco e la convinzione che le convenzioni bastano a fermare il genio... il mio è un genio vero... un folle genio... e non basta imprigionare un corpo per qualche anno e impedirgli di andare dove vuole colle proprie gambe perché la sua anima ha già preso il volo altre volte e non si fermerà certo adesso... di fronte a quattro imbecilli dai nomi insignificanti!
Maiali! Credevate davvero che il mio demone fosse impossibilitato da voi? Vi ho solo preso per il culo... adesso torna la mia follia... e quell'ansia di vivere la vita... quella vita che nessuno ti torna i

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Wikibiografia, non autorizzata, di Berlusconi Silvio

Nasce a Milano, il 25 settembre del 1936. Voci non ancora confermate, sommate a numerosi indizi assai circostanziati, darebbero sempre più consistenza ad una storia così strabiliante da far impallidire anche la penna di Alessandro Dumas. Tenetevi forte: quella buonanima di mamma Rosa, per gli amici Rosella, avrebbe scodellato non uno, bensì due Silvio. Due pargoletti identici. Due gemelli. Pare infatti che alcune ore dopo che il primo esordisce con una lunga teoria di "mi consenta", fa avance da camionista a tre infermiere, cazzia due chirurghi, racconta l'ultima sui carabinieri a mezzo ospedale, ammolla una goliardica pinghella sulle palle all'anestesista (tanto per tenerlo sveglio); il secondo - al grido di "ta... taaaaa... ecco a voi il sequel!" - sia schizzato fuori, tutto intrippato, e con tipica chiusa alla Fred Astaire, abbia lasciato la audience interdetta. Naturalmente, se la cosa venisse confermata, il Fenomeno di Arcore ne uscirebbe assai ridimensionato. Una sorta di Cavaliere dimezzato, insomma. Non certo più quell'unicum da annoverare fra le più aberranti patologie della psiche umana, ma semmai, con buona pace di tutto il Paese, un bino che si fa uno, come vedremo, all'insaputa della gente. Caso eclatante ma piuttosto banale, da ascrivere tutt'al più alla tradizione mitologico-letteraria del doppio.

Alla luce di questa rivelazione, pare che i due frugoletti che Rosella avrebbe deciso di chiamare Silvio per non fare torto a nessuno, all'aspetto siano assolutamente identici. Due gocce d'acqua. Solo il carattere, fin dai primi passi, rivela, nel più giovane, un'anomalia: ogni tratto in lui viene esasperato. Ciò lo rende soggetto per niente facile: debordante, eccessivo, sempre fuori misura. Personalità basica che non mostra né profondità né spessore, ma indubbiamente possiede tinte così forti da non passare inosservato. Tutto spontaneismo senza discernimento alcuno. E zero freni inibitori. Tanto che la parola anticipa ogni pensier

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Birba al Parco...

Portato Birba al parco
Parcheggiato macchina
aperto sportello macchina
richiuso sportello macchina al volo, colpa di Birba che si tuffa fuori macchina senza guinzaglio e patata al vento
Cristina si tuffa in macchina per placcare Birba
breve lotta Cristina-Birba, vince Cristina, guinzaglio innestato: Cristina esulta, Birba rosica
apertura sportello macchina tentativo numero 2
Birba si scaraventa fuori con bocca aperta per felicità e si guarda intorno in cerca di maschio canino
trovato maschione canino dopo 3 nano secondi di ricerca, maschione si avvicina... TERRORE
finta sulla dx e scatto sulla sx per evitare primo maschione canino
famiglia Birba 1 cani allupati 0! si procede preoccupati
dopo breve esultanza per il punto segnato, arrivano da ore 11 e ore 15 altri cani allupati
Birba zompetta interessata e prende centrimetro per valutare vincitore
Cristina e Marco fintano dx, scattano sx... evasione fallita, cani allupati inseguono...
Marco&Cristina trascinano Birba via... Birba mostra premio cani allupati, ques'ultimi MOLTO motivati inseguono Marco&Cristina
Marco&Cristina si preoccupano, Marco prende Birba in braccio mette in fuga cani allupati della seconda ondata
Incontro con vecchietto acido, provvisto di 2 cani incrociati con dei salami... cazziati da vecchietto acido.. "non si porta in giro un cane in calore!" .. SPALLUCCE e vaffanculo silenzioso verso vecchietto
Marco, da gran paraculo, ammolla Birba a Cristina e decide di fare corsetta con illusione di perdere 3-4 gr di ciccia dal monte ciccia molto alto
Marco, convince Cristina e scappa (Marco-Cristina = 1-0) in modalità footing... Marco esulta silenziosamente... Cristina si allontana verso zona prima di cani allupati
Marco dopo 10 min di footing avvista in ordine sparso: Madre Teresa di Calcutta, Goldrake, Cristina Nuda, Eva Mendez nuda, courtney cox nuda
Marco decide di fermarsi un attimo a pensare sui problemi del mondo, nel mentre incamera ossigeno come fosse appena riemerso dalla

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   5 commenti     di: Wiz Wizard


Pasticcio d'uomo

Ricetta di Natale Pasticcio d'uomo

Sesso: maschio o femmina, possibilmente in buono stato di conservazione.
Intelligenza: buona, ma più ne avete a disposizione meglio è.
Sensibilità: nel senso della capacità di percepire l'animo umano in tutte le sue manifestazioni anche qui come sopra non basta mai.
Conoscenza:qui non c'è paura di esagerare.
Ironia:serve... serve, sopratutto come autocritica e per smitizzare ciò che mito non è.
Idealismo:non guasta mai... se non si crede in nulla... il nulla sarà la nostra vita...
Passione:un pentagramma vuoto, possibilmente di dimensioni generose su cui l'amore scriverà le proprie melodie.
Amore:in tutte le sue varianti e quantità non ci sono controindicazioni.
Errore: qui è difficile dare le dosi esatte, ci sono diverse varianti, siamo nati dall'errore e dalla casualità un po' di questo ingrediente serve, non perché si impari qualcosa, per carità! ma perché almeno non avrete rimorsi, che sono peggio delle cotiche con i peperoni!.
Amicizia:una calda coperta appena tolta dal calorifero in una fredda notte d'inverno ingrediente raro ma se lo trovate usatelo a piene mani.
Curiosità:usate quest'ingrediente insieme all'intelligenza, di solito da un ottimo retrogusto.
Umanità:è un distillato di alcuni ingredienti precedenti, potete farvelo da voi, ricordate solo che è un ingrediente indispensabile.
Modestia:anche quest'ingrediente è molto raro, se lo trovate non ostentatelo, usatelo convinti della sua efficacia!.
Pazzia: sulla confezione normalmente in vendita c'è scritto " visto da vicino nessuno di noi è normale!" verissimo! ma un pizzico di pazzia non guasta mai.
Mescolate delicatamente tutti gli ingredienti, spesso tendono a separarsi o a radunarsi in piccoli gruppi
è molto difficile amalgamarli bene tutti, ma se riuscirete in questa piccola alchimia avrete realizzato un
pasticcio da dio.

   1 commenti     di: Marco Uberti


Piccolo delirio logico

Il dottor Helvetius imboccò il viale austero ed alberato...- Che strano, un dottore che imbocca un viale, non avevo mai pensato a una possibilità del genere, cioè che un dottore, il quale dovrebbe essere una persona a modo, degna di tutto il rispetto di questo mondo, e dovrebbe perciò compiere solo azioni degne di lui, potese decidere, probabilmente non visto, di imboccare un viale, se pur di aristocratico viale si tratti.
E gli si conceda pure una bizzarria, una celia, una vacanza dalla consueta seriosità richiesta a un dottore, va bene, sia, ma che un viale abbia bisogno di essere imboccato poi... di questa non mi riesce proprio di capacitarmi. Eppure, nulla v'è da eccepire sulla fonte, trattasi del famoso romanzo+++ di ++++, e ciò basti a chetare ogni dubbio di autentica autorevolezza, ma questa proprio non me l'aspettavo... sono così fuori dal mondo?
E io che ho sempre imboccato i bambini, o qualche cagnolino, e poi che cosa gli si darà mai da mangiare.. al viale?
Basterà un cucchiaio? Quanti? Non ditemi che bisognerà sederlo sul seggiolone, con quell'aria austera e altolocata vorrebbe solo dire che è stato viziato fino a scimunirsi.
E ammesso che ciò sia, perchè bisognerebbe imboccarlo? Ché forse esso, in caso di diniego si chiuderebbe al nostro passaggio? Ci schiaffeggerebbe con le chiome dei suoi alberi frondosi? E se anche fosse, non si potrebbe farne a meno, dei viali?
Assorta ormai in siffatti pensieri, turbata l'anima dai deliri logici sempre in agguato, chiusi il libro con l'onesto intento di rivolgere altrove l'attenzione... ma proprio mentre ero alla ricerca di un oggetto dove riversare le mie successive cure, fatalità volle che l'occhio sinistro mi s'imbattesse in una pagina di giornale dove lessi la seguente notizia:- Sconsigliato imboccare la galleria del +++ causa improvviso intasamento...-
Ma allora.. anche le gallerie vengono imboccate, non solo i viali, e si capisce che si intasino prima e più spesso degli altri

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