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Racconti di ironia e satira

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Il prossimo, famolo più strano

All'insegna del famolo novo, famolo strano, nel 2019, con ogni probabilità, il Giro prenderà il via da Ankara. Arriverà a Kos, e da lì tappa di trasferimento attraverso l'Egeo e lo Jonio in pedalò fino a Bari. Per proseguire finalmente in terra italiana.
Mentre i cugini francesi, che le balle ancor gli girano per colpa di Bartali, faran partire il loro Tour da Vladivostok e, a tappe forzate, attraverseranno d'un fiato la Siberia, con bici a pedalata assistita e sellino riscaldato. Arrivati a Mosca, saranno aviotrasportati in quel di Francia per esser paracadutati sui Pirenei. Da lì all'Arco di trionfo
sembrerà una passeggiata.
Gli spagnoli, invece, scatteranno da Teheran, al grido di: esta es la vuelta buena! Poi schizzeranno verso casa su dei tappeti volanti a pedali, passando sopra Lanzarote.
Arrivati a Madrid, saliranno verso nord. E saltando a bici pari la Catalogna, attraverseranno i Pirenei, la Francia e, arrivati a Bruxelles, caricheranno sul cellulare Puigdemont e faranno ritorno a Madrid.
Nel 2020 i giri si compatteranno nel Giro del mondo in ottanta giorni se bastano.
I corridori partiranno da Nuova York, seguendo il percorso della maratona, con bici a spalla, quindi devieranno per il Kennedy, dove ci sarà ad attenderli coi motori rollanti l'Air Force One. Dopo un breve rinfresco, a cui parteciperà anche il presidente Trump con signora, faranno rotta verso Londra e pedaleranno per Dover. Da lì, tappa a cronometro nel tunnel della Manica, che per l'occasione si riempirà di gente, e arriveranno a Calais.
Le principali tappe saranno nell'ordine, salvo ripensamenti in caso di guerre all'ultimo minuto: Honnisvag, San Pietroburgo, Vladivostok, e attraverso la via della seta, il giro arriverà alla Muraglia cinese per la tappa a cronometro lungo la stessa. Poi proseguirà per Pyonyang. Trasferimento a razzo su Tokio, poi Sidney, Città del Capo, Puerto Williams, Rio delle Amazzoni (cronometro sull'acqua con pedalò), quindi il giro risalirà

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Pagine di diario (due)

Prima che arrivassero le nuove suonerie ed i nuovi telefoni, i vecchi telefoni facevano il loro lavoro e nessuno, nemmeno l'uomo dotato della più fervida fantasia, avrebbe immaginato che un giorno quegli onesti telefoni sarebbero stati ammucchiati in un angolo, formando il "cimitero dei telefoni" .
L'accatastamento degli oggetti non più utilizzabili, riporta alla mente quel piccolo mondo di persone messe da parte; protagonisti di un tempo nel quale la dea bendata sorrideva loro e questi eroi temporanei ricolmi di orgoglio e di ambizioni, anziché ringraziare la buona fortuna, iniziarono pericolosamente a illudersi che i passi da loro compiuti fossero stati percorsi per meriti propri.
Fa un po' impressione vedere quelle che prima erano stelle splendenti, pur con qualche ombra, essere deposte dal cielo e buttate sulla terra senza una precisa e sensata collocazione. E resto folgorato nell'osservare che esistono persone che riescono a salire ai piani alti dell'organigramma aziendale (ma anche nella società) avendo per dote un linguaggio approssimativo e un po' primitivo.
Fortunatamente lo spazio per i sentimenti non manca mai, ed io mi commuovo quando arriva un qualsiasi responsabile che, con tono rassicurante, ti dice: "Se ce l'ho fatta io. . . ce la puoi farcela anche tu!" Allora, sorridi e fingi di crederci. Fingi di credere che la strada sia aperta per tutti.
Forse lo stile non è tutto. E più che lo stile, conta la sostanza. Parlando di stile e di sostanza come non ricordare quella coppia che allietava i miei meriggi? Una coppia, diciamo. . . di fringuelli: Cip, esemplare di femmina di fringuello, si notava per la sensualità del passo, un trascinarsi faticoso come se i metri fossero chilometri e quando incontravi il suo sguardo, coglievi il riflesso di una sensibilità incerta, una grazia e una femminilità messe in dubbio dal senso di gravità.
"Tanta roba" poteva anche riuscire gradita, ma il cinguettio e le movenze non erano quelle delle mi

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   0 commenti     di: Fabio Mancini


La pazienza

Lo so che tutte le cose difficili da sopportare sviluppano i muscoli della pazienza, e che la pazienza sviluppa quelli dell'intelligenza, che così può evitare di trarre conclusioni affrettate, le quali poi inducono alla scelta di armi inadatte a risolvere i problemi che ci avrebbero sviluppato i muscoli della pazienza, se solo avessimo avuto un po' di pazienza. Il migliore esempio che un'esistenza estremamente problematica sviluppi un'estrema pazienza è dato dalla estrema tranquillità che riempie i cimiteri...

   8 commenti     di: massimo vaj


Caro Babbo Natale

Caro Babbo Natale,
l'altra sera ti ho visto!
Si, Babbo Natale, eri proprio tu. Non ci posso credere! Eri proprio tu!
Io veramente avevo qualche dubbio sulla tua esistenza, perché i miei compagni di classe mi hanno detto che i giocattoli li portano i loro genitori.
I miei compagni di classe mi hanno detto che è tutta un' invenzione dei grandi e che sono proprio loro che portano i giocattoli a noi bambini.
Caro Babbo Natale, devo dire che un po' non ci credevo più neanche io a questa storia dei doni, delle renne, della slitta volante e tutto il resto. Però da quando ti ho visto ho capito invece che i miei compagni di scuola sono stupidi e non devono dire certe cose. Che poi va a finire che altri bambini tipo me, forse un pochino meno intelligenti di me, non ci credono più in te.
Certo, caro Babbo Natale, devo ammettere che è difficile credere che un tipo un po’ anzianotto come te e, te lo devo proprio dire, anche un po' sovrappeso, possa svolgere tutto quel lavoro di prendere le ordinazioni dei desideri, caricare tutti i giocattoli sulla slitta volante, arrivare dal Polo Nord fino alle nostre case e consegnare il tutto entro mezzanotte.
Si, se non ti avessi visto con i miei occhi, forse la mia fede in te avrebbe vacillato.
Ma io oggi a scuola l'ho detto ai miei compagni! " Guardate - gli ho detto - che vi state sbagliando su quella storia che sarebbero i grandi a portare i regali ecc. ecc.!" Loro hanno detto che sono un moccioso credulone, ma io lo so che esisti veramente.
Me lo ha detto mamma.
Mamma mi ha detto che eri tu. E io lo sapevo che saresti venuto anche quest'anno.
Anche se mamma e papà non si parlano tanto, ogni volta che ti vedo, mamma diventa sempre tanto gentile con papà. È come se anche lei, quando vieni, ricevesse un dono.
Deve essere proprio un bel dono, perché mamma, che prima è sempre arrabbiata, specialmente con papà, diventa simpatica e allegra.
Mamma ride sempre quando vieni. Io lo so che anche lei un pochino ti

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   3 commenti     di: Giacomo D'Alia


Le tasse

- Caro Pasqualino, dove vai così di corsa!
- Vado, Genna', vado... ma mi devono sentire!
- Chi? Dove?
- All'Ufficio delle tasse!
- Ah! E allora ti vuoi rovinare la giornata.
- Mi voglio rovinare la giornata?... Io me la sono già rovinata! Guarda qua: seimila euro di tasse! Dodici milioni! Ma io devo fare una protesta che deve arrivare...
- ... sotto la porta e poi ti cacciano! Pasquale, ma chi tè lo fa fare. Fai come me... quando venne il momento pagai e... chi si è visto, si è visto!
- Come ragioni bene tu. Secondo te mi arrivano cento milioni di tasse e io pago e zitto?
- Ma quelli hanno già stabilito tu quanto guadagni...
- Gennarì, quelli hanno stabilito a modo loro... Ora io vado sopra gli Uffici e faccio succedere il quarantotto! Fammi andare, va!
- Fai presto, io ti aspetto qua!
- Grazie non ti disturbare.
- Figurati, è nel momento del bisogno che si vedono gli amici! Può darsi che dopo hai bisogno di un medico, di un'ambulanza... e ti trovi solo in mezzo alla strada!..
- Come la fai tragica! Io vado... spacco qualche cosa e torno subito!
- No, tu non torni perché vai direttamente in galera!
- Ma che galera! Io, dalle urla, devo far cadere il palazzo dell'Intendenza di Finanza!
- Nientemeno. E allora vai, io ti aspetto di fronte, capisci... se cade il palazzo... io tengo famiglia...
- Allora vado!
- Ma vedete che tipo! Crede che andando lassù i finanzieri si mettono paura di lui e gli abbassano le tasse. Non si è ancora convinto che noi, poveri cittadini, nei confronti dello Stato siamo delle misere pulci da schiacciare con il peso delle tasse. I politici? E quelli dopo che hanno preso i voti... hanno altro da pensare, poverini!
- Eccomi qua!
- Allora, che hai fatto? Ti hanno abbassato le tasse?
- No!
- Come è possibile! Il palazzo non è crollato!
- Andiamo via per piacere.
- Ma si può sapere cosa è successo?
- Ma che doveva succedere!... Vedi... in fondo... loro non hanno tutti i torti. Povera gente,

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Gli spermatozoi

A un certo punto dell'anno scolastico, ai miei tempi, c'erano le giornate a tema che facevamo in "tutte le scuole del regno".
Lo stesso tema, sullo stesso argomento. L'INVALSI!

Una delle giornate era quella del risparmio, introdotta un anno da una poesia ad hoc che, a un certo punto, diceva:
"Poiché il molto vien dal poco
La goccia d'olio tien vivo il lume,
da un filo d'acqua
comincia il fiume
e da un soldino che sai serbare
ci può nascere un libretto
e verrà un giorno ci scommetto
che tutto il mondo potrai comprare."

A parte l'idea di comprare tutto il mondo, che era comunque indicativo di un certo modo appropriativo, mancava l'idea di investire, eravamo nel 1970 quando ce la propinavano, e di rischiare.
L'unica cosa valida da confermare della poesia è che " il molto vien dal poco".
Del resto veniamo dagli spermatozoi, che molto non è.



BENVENUTI A TUTTI VOI (prima parte)

Frequentando questo gradevole sito, mi sono resa conto che le persone in cui mi imbatto quotidianamente sono più o meno le stesse, così vi ho immaginato come una schiera di amici. Con gli amici si conversa, si scambiano opinioni, si discute di tutto e, l'educazione insegna, a loro si presentano i propri familiari.
Beh, considerate questo mio scritto come un invito virtuale, immaginando l'aperitivo e gli stuzzichini a vostra portata di mano e... mettetevi comodi.
Sapete più o meno chi sono, cosa faccio, i miei passatempi preferiti, ma non conoscete la mia famiglia: è ora che ve la presenti.

MIA MADRE

La scorsa settimana ha varcato la soglia degli ottanta anni con lo stato d'animo più sorpreso di averli realmente (intendo anagraficamente) che non di esserci arrivata in buona salute.
Spirito libero per eccellenza, non ha mai permesso al tempo cronologico di raggiungerla, perchè lei correva più in fretta, quindi non ha potuto causarle i normali, classici danni nè nel corpo, ma ancor meno nella mente che ancora potremmo definire semplicemente molto lucida ed in costante ebollizione.
Donna fisicamente piccolina e minuta, è da sempre molto attenta alla sua alimentazione che è costituita quasi esclusivamente da frutta e verdura.
ha innato l'odio per cucinare quindi, se capitate a casa sua ed aprite il frigo, troverete soltanto quanto di più vario il mondo vegetale possa offrire sulla terra. Ma non provate a cercare un po' di formaggio o della carne (contengono colesterolo), una minima parvenza di salumi (contengono grassi), un pezzetto di dolce (ohhh... gli zuccheri), nè tanto meno una briciola di pane (tendenzialmente inutule ma, se c'è, è duro ed integrale).
In pratica più facile trovare un mango od una vaschetta di valeriana che una comune, misera, volgare ma umanissima rosetta di pane.
In ogni caso non abbiate paura di patire la fame, poichè conosce tutti i ristoranti più sfiziosi della zona e sarà fe

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   1 commenti     di: Paola Reda



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