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L’orchi-dea o i limiti dell’anima su terra non solo in chiave poetica

Non fare la preziosa piccola mia dea
dell’artistico cielo sei sicuramente la regina

verseggi vaneggi
su questa terra hai ben poca presa

infioretti madrigali

epitaffi
dal canto etereo alzano una voce tombale di falsetto sonetto fanta-smetto

le porte delle stanze appena riesci ad aprirle si richiudono a vita

Io Orco con la mia bruta potenza animalesca
le sfondo con barbaro piede

senza fare troppo caso alle risme di rime stracciate
ed ai quartini d’inchiostro dal vino nero imbevuti

tu limitati ad indicami la cadenza della giusta via

Abba Abba CCC DDD Ok pupa lascia perdere dammi un’ode pindarica mente spudoratamente sbaciucchiata

 

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4 commenti:

  • Anonimo il 13/08/2009 13:12
    strepitosa
  • Anonimo il 13/08/2009 10:59
    .. non fare la preziosa... tu indicami solo la cadenza della giusta via..
    si mi piace
  • Anna G. Mormina il 13/08/2009 10:57
    ... parlare dell'Anima quando si è vivi può spaventare... si parla di 'Anima' quando una persona muore... e sembra più naturale...
    ... ma l'Anima è in noi, sempre presente mentre viviamo, nessuno può dire di non averla!
    ... Lei ci indica la giusta via, perchè non ascoltarla?
    ... grandiosa!!!
  • Anonimo il 13/08/2009 08:33
    poeti maledetti... genio e sregolatezza... meravigliosa Vincenzo

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