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Agnello de Dio

A vedé
sto monno
come rota
l' Agnello de Dio
inutile
immolato
fia.
Li mali
su sta
peccaminosa tera
come fiumi
in plena
scorron
senza mai fermarse,
ed Essa allor
come secchi fuscelli
ce scote
a manca et a dritta
falciando vite
co' lo aiuto
de la nera dama.
Oh omo de li tempi nostri!
A sto Agnello de Dio
lo fattor tuo
inchina
e de te
pietade
habui!

 

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0 recensioni:

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10 commenti:

  • denny red. il 10/03/2010 02:27
    bella!! ben scritta bravo don ciao
  • Anonimo il 09/03/2010 16:47
    Bravissimo... come sempre Don!!
  • loretta margherita citarei il 09/03/2010 16:46
    bella pompeo, ma l'uomo nei secoli è stato sempre così, non si è mai evoluto nei sentimenti
  • alice costa il 09/03/2010 16:36
    bella e musicale..
    bravissimo Don...
  • Vincenzo Capitanucci il 09/03/2010 14:11
    L'agnello de Dio... c'è l'aveva detto... ma questi orribili brutti tempi... non finiscono mai... e va sempre peggio... forse bisogna vederci un buon segno...

    Bravo Don Pompeo...
  • Anonimo il 09/03/2010 13:37
    Mi fermo solo alla poesia che trovo molto bella!
  • cesare righi il 09/03/2010 13:24
    l'ho letta senza fermarmi sul significato della poesia e ho riscontrato una misicalità veramente piacevole
    sempre bravo il mio "genero"
    ave Pompeus Caesar ti loda
  • Dolce Sorriso il 09/03/2010 13:18
    colori le parole come la magia di un arcobaleno
    piaciuta
  • Anonimo il 09/03/2010 12:00
    Carina. Il dialetto spesso dà più colore alle parole.
  • Anonimo il 09/03/2010 11:23
    Buona, come la sua cadenza. E già, «... come secchi fuscelli ce scote...», questo per me il centro di tutta la poesia. Mi piace.

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