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Il più grande difetto dello scrittore vivente è di non essere ancora morto. Io appartengo alla categoria dei Melville, degli Wilde: reietti finché sono in vita.

 


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12 commenti    

12 commenti:

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  • il 04/09/2013 15:49
    Coraggio Busi: ti scopriranno da morto e, come i maiali, ti riempiranno anche di alloro. Lo so che l'alloro l'avremmo voluto in vita, ma meglio di niente! Che dici tu?
  • Raffaele Arena il 19/09/2011 23:47
    Evviva la modestia!!!!
  • il 16/09/2011 00:37
    purtroppo no, solo qualche buon libro, buon intelletto, tanto show, ma lontano da quello che pensa, meglio vivi.
  • Luigi Lucantoni il 31/08/2011 01:51
    penso che già da vivo sia stimato abbastanza, ma naturalmente all'estero
  • Donato Delfin8 il 08/06/2011 20:31
    eh già quanti vizi e difetti soprattutto respirare
  • il 06/06/2011 18:21
    per tutti è così dopo la morte ... che strano...
  • il 01/11/2010 14:34
    Nessuno è profeta in patria...
  • sandra maccaferri il 24/06/2010 19:29
    ... ehm... vuolE. La "frenesia-da-click": brutto vizio!
  • sandra maccaferri il 24/06/2010 19:28
    ... e scusate se con modesto. Ma quando ci vuola...
  • rais cento il 10/05/2010 21:16
    Vero! Amedeo Modigliani divenne grande un minuto dopo la sua morte.
  • paolo veronesi il 09/05/2010 10:56
    Meglio essere reietti nella propria coerenza che morti nella falsità
  • il 27/03/2010 17:16