È un esercizio filosofico la sua dichiarazione. La scrittura quasi sempre è una violazione della privacy di una persona o della sacralità di una cosa. Quando scrivi dichiari che non è più nella cornice dei ricordi.
Forse Busi intende dire che chi scrive profana il segreto dei suoi pensieri, i ricordi scritti in un certo senso si perdono... poiché sottratti alla memoria, anche se, scrivendoli, diventano eterni...
Semmai i ricordi che non si scrivono, col tempo cambieranno, o peggio, svaniranno. Scrivere serve a fissare i ricordi, per evitare che sbiadiscano e si cancellino dalla memoria.
il 16/04/2010 16:59
Infatti l'unico senso che vi si può trovare sta nel fatto che se li scrivi ti possono sempre denunciare... meglio falsificarli a parole, quindi... così si può sempre negarseli