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Bisogna arrivare a invidiare le suore che raggiungono l'estasi davanti al crocefisso di legno

 


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24 commenti    

24 commenti:

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  • augusta il 09/07/2013 12:32
    non è una c... a... quella di busi... credo che si debba interpretare in altro modo...
  • Antonio Gariboli il 06/07/2013 16:23
    Altra idiozia del solito busi. Certo lui a sparar cazzate è diventato famoso. chissà lui davanti a cosa raggiunge l'estasi.
  • Grazia Denaro il 27/01/2012 23:48
    Sei nata brava.
  • Grazia Denaro il 27/01/2012 23:47
    Ognuno raggiunge la propria estsi come meglio crede.
  • Luigi Lucantoni il 31/08/2011 02:00
    in effetti sono le uniche a dimostrare di non aver bisogno di masturbarsi in altri modi
  • il 02/08/2011 15:20
    Ho sentito qualcuino che diceva: "Chi è Angela"? Non importa chi sia. Ma lei sa cosa io volessi dire!
  • il 02/08/2011 15:19
    Avevo letto "insidiare" le suore! Sarà che è un pallino che ho in testa. Vero Angela?
  • Rovena Bocci il 04/05/2011 20:10
    Proprio così, ma non sempre è necessario esser suore.
  • Donato Delfin8 il 17/04/2011 17:22
    ah bè invidia... comprati un crocifisso
  • il 27/03/2011 10:01
    mi piace Busi... ma credo che qui... sia andato oltre...
  • Francesca La Torre il 27/09/2010 20:45
    Beate loro! io non ci riesco, bastasse cosi' poco!
  • andrea piumedoca il 04/09/2010 22:45
    Se busi dice una cavolata non capisco perchè tanti commenti!
  • marilena del mare il 30/07/2010 16:17
    L'indipendenza è la linfa della vita, se sei costretto a privartene vivi oppresso e finisce che ti ammali, meglio un lavoro umile e mal pagato che l'ossessione del produrre ed entrare in collisione con gli altri per fare carriera
  • marilena del mare il 30/07/2010 16:13
    divertente mi fa pensare all'"Estasi di Santa Teresa " de Bernini a Roma
  • Maddalena Gatto il 19/07/2010 10:05
    Forse per intendere esattamente quel che asserisce, null'altro che quello
  • il 30/03/2010 14:14
    Vacca boia, che pezzo... fantastico. Non fosse per il fatto che mi occupo di centrali di energia e di sicurezza sul lavoro e che i commissari d'esame mi facevano incazzare e ci litigavo, non fosse per il fatto che cazzo lo dico spesso, direi proprio che quello sono io. Ciao massimo, ti ho scritto minuscolo ma non è perchè ti considero minimo, anzi... ciao, divertiti che la vita è corta;io comincio davvero a sentire l'attrazione per il centro, no, non quello politico, quello della circonferenza della vita cazzo per cazzo per tre e quattordici direbbe Busi.
  • il 30/03/2010 12:23
    Busi insinua che raggiungere l'estasi attraverso una croce di legno sia da invidiare perché comporta un impegno minore che accattonare piselli in giro per il mondo. Non diminuite la portata del suo sarcasmo velenoso attribuendogli intenzioni da oratorio.
    Ciò che espongo, almeno negli effetti secondari, è dottrina metafisica, unica e universale, è non semplice filosofia. Quest'ultima è un insieme di ipotesi umane, e non frutto di vista spirituale. Non sono un insegnante, ma un illetterato contadino che parla quando sarebbe opportuno tacere, e non tace quando sarebbe il caso di stare zitti.
    Così, Giacomo, sei un Ingegnere... interessante... heheheh...
  • il 30/03/2010 12:08
    Penso che Busi, con la sua frase, non voglia irridere il Sacro. Infatti dice "bisogna arrivare ad invidiare" e non "invidio". Dunque è un percorso che deve compiersi, prima dell'estasi, e non una consapevolezza dell'essere giunti ad una certezza.
  • il 30/03/2010 12:05
    A questo punto dillo... insegni filosofia! Io sono un tecnico, un triviale ingegnere, per di più agnostico, quindi quello che dici perchè è Verità rivelata. Il povero Busi non credo si spinga oltre il suo istinto bestiale.
  • il 30/03/2010 11:52
    Il Vero è anche la libertà di non credergli... Questo io la chiamo "Sacralità trascendente della Libertà".
  • il 30/03/2010 11:44
    Non credere al Sacro non implica la sua irrisione. Sacro è la radice del termine sacrificio, e quando si entra nel mondo lo si fa attraverso il sacrificio di una madre, e ci si nutre per il sacrificio di un padre e una madre e dell'erba e del mondo che ci nutre e del sole che ci scalda e illumina e della notte che ci lascia riposare. Irridere il Sacro urla disprezzo verso gli effetti del Sacro e verso la possibilità di sacrificarsi affinché l'umanità migliori il suo stato e la sua comprensione del Vero e delle leggi che gli consentono di sacrificarsi a propria volta, nella compassione che la Verità nutre verso chi il Vero non ama e non vuole. Ciao Giacomo
  • il 30/03/2010 11:26
    Massimo, hai ragione, ma lui è uno che se non dissacra non è contento. bisognerebbe farselo spiegare il suo pensiero sull'argomento... se lo incontro e glielo chiedo mi sa che mi dice: Sei sicuro che l'ho detto io?
  • il 30/03/2010 10:53
    E perché tu dovresti invidiarle, dal momento che l'estasi, come la intendi tu, è così lontana dalla loro? Molto più lontana di quanto un buco del sedere disti da un cuore.
  • il 21/03/2010 20:26