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Definiamo arcobaleno il riflesso del sole nelle nubi. È dunque segno di temporale, poiché l'acqua che si riversa dalla nube produce tutt'intorno vento o fa cadere la pioggia

 


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2 commenti    

2 commenti:

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  • il 07/05/2013 23:40
    Ettore Vita la sa lunga ed io mi associo.
  • Ettore Vita il 07/12/2011 19:01
    Anassagora aveva capito che l'arcobaleno aveva a che fare con la luce, però solo Isaac Newton dimostrò che la luce bianca è composta dalla somma (in frequenza) di tutti gli altri colori. Avanzò l'ipotesi che la luce fosse composta da particelle da cui nacque la teoria corpuscolare della luce in contrapposizione ai sostenitori della teoria ondulatoria dell'astronomo olandese Christiaan Huygens e dall'inglese Young e avvalorata alla fine dell'800 dai lavori di Maxwell e Hertz. La tesi di Newton trovò invece conferme, circa due secoli dopo, con l'intuizione del "quanto d'azione" di Max Planck e i lavori di Einstein sull'interpretazione dell'effetto fotoelettrico e la conseguente introduzione del quanto di radiazione elettromagnetica, il fotone.
    Oggi si ritiene che la luce si comporti sia come particella sia come onda.