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L'uomo è vittima di un ambiente che non tien conto della sua anima

 


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12 commenti    

12 commenti:

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  • Raffaele Arena il 01/09/2012 11:46
    Quest' uomo è un alcolizzato e un giocatore di cavalli. Non ha capito niente della vita. Lui fa parte della natura, le foglie morte, per fortuna nostra.
  • il 29/08/2012 13:00
    Poichè la natura siamo anche noi, e l'ambiente siamo anche noi, curiamo la nostra anima come il più bel fiore della nostra vita, diamo la nostra anima, per quanto ci è possibile, agli altri... e auguriamoci che molti facciano sempre più altrettanto. È l'unico rimedio a nostra disposizione!
  • il 29/08/2012 13:00
    Poichè la natura siamo anche noi, e l'ambiente siamo anche noi, curiamo la nostra anima come il più bel fiore della nostra vita, diamo la nostra anima, per quanto ci è possibile, agli altri... e auguriamoci che molti facciano sempre più altrettanto. È l'unico rimedio a nostra disposizione!
  • franco buniotto il 29/08/2012 10:56
    E proprio per questo l'uomo deve tenere in maggior considerazione la natura.
  • augusta il 29/08/2012 10:27
    esatto d'accordo con rescaldani...
  • rescaldani franco il 29/08/2012 07:40
    non si è mai vissuto in un mondo dove la spiritualità regni sovrana. Basta pensare al Tibet e che fine ha fatto: vittima di ciò che dice Charles Bukowski!
  • il 06/09/2011 22:30
    e così è in effetti. se la natura avesse pietà di noi... ci darebbe una via d'uscita per questo nostro incaponirci nella vita e per la vita, per questo opprimerci ed opprimere. l'uomo è la sua opera meglio riuscita e anche l'inizio della suo abbietto errore. siamo assassini a piede libero, troppo indipendenti e arroganti, in un mondo di grazia e di morte.
  • Alessia Torres il 15/07/2011 00:22
    Frase più che mai attuale!
  • vincenzo aruta il 01/06/2011 19:28
    avrei tante cose da dire, ma la mia anima è triste per le brutture che lo circondano
  • rosaria esposito il 11/04/2011 18:49
    quindi l'uomo è vittima di se stesso.
  • Donato Delfin8 il 26/03/2011 00:05
    naaaa trovi anche l'anima in un conto delle vittime
  • il 18/01/2011 22:29
    E, per ironia del destino, il tale ambiente è stato creato e/o mantenuto da lui stesso! Questa realtà mi ha spinto a scrivere una riflessione che recita così così:
    Perché scrivo...
    Scrivere, per me, è aprire i cassetti della memoria, dove ho riposto tante cose, nonostante la mia giovinezza... Scrivere mi fa molto spesso fuggire da questo mondo crudele e caotico senza morire... Un mondo troppo materialista, fatto di apparenza ed esteriorità, in cui si è, soltanto se si ha qualcosa... Un mondo indifferente ed egoista che non da più speranze e futuro a noi giovani... Un mondo che non ha nessun rispetto né per gli anziani, né per la salute, né per la natura. E, prima di finire, faccio mie le parole di Luca de Pieri: "Sono giovane e pieno di entusiasmo e scrivere per me è un modo per fare uscire le emozioni e le sensazioni che ho dentro; per questo motivo mi definisco più un paroliere che un poeta..." ~Jean-Paul Malfatti