Bukowski ha colto il vero significato della malinconia che è avviarci alla ricerca del miglioramento di noi stessi. Ci sono due aspetti da considerare, a mio modesto avviso; primo, la malinconia è una componente ineludibile della vita umana, sia pur se è presente in misura variabile in ciascun soggetto; e se lo è, o ci si arrende a essa considerandola però inevitabilmente come tempo morto, non vissuto (dunque sprecato) oppure se ne coglie la valenza di motore della ricerca interiore che ho pocanzi evidenziato; secondo, la malinconia presente in modo pronunciato è propria di chisente davvero la realtà e innesca, appunto, un meccanismo di reazione se gestita che porta a trasformarla in felicità.