username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Il giusto è privo in assoluto di turbamento, mentre l'ingiusto è ricolmo del turbamento più grande

 


5
11 commenti    

11 commenti:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Francesca La Torre il 14/11/2014 16:48
    Mi ricorda mia madre che mi diceva: " fai il bene e scordatelo, fai il male e ricordalo".
  • il 20/06/2013 19:40
    Anche il giusto ha i propri turbamenti, causati da altrui comportamento.
  • A. A. il 20/12/2011 00:15
    È corretto questo.
  • il 03/08/2011 10:11
    L'ngiusto è senza pace interiore, è una lotta continua come per il bugiardo.
    Beati i giusti dice il Signore.
  • mario caosi il 27/07/2011 18:11
    Nella visione eudaimonistica dei greci (l'uomo giusto è senza dubbio felice e viceversa) forse i sillogismi etici risultavano un po' troppo semplicistici... o forse sono cambiati molto tempi e costumi e noi siamo una filiazione degenerata di tale civiltà della luce...
  • il 08/05/2011 11:53
    non è proprio così... almeno al giorno d'oggi anzi direi proprio l'opposto
  • il 22/02/2011 18:36
  • Virginio Giovagnoli il 30/01/2011 17:32
    Magari fosse così.
    Ci sono ingiusti che non sanno neanche cosa sia il turbamento.
  • il 16/04/2010 19:08
    Condivido il pensiero di Massimo. Non esiste soltanto il bianco e il nero ma anche le tonalità di grigio.
  • il 04/03/2010 08:34
    Se non si definisce cos'è giusto quest'affermazione lascia il tempo che trova, perché anche i malvagi si credono nel giusto, volendo riparare equilibri che non sono adatti a loro, sentendosi disponibili a farlo anche attraverso il male. Ci sono persone che non hanno turbamenti nemmeno dopo avere ammazzato (vedi i macellai) e individui che si sentono turbati per un nonnulla. Ci sono poi criminali incalliti (vedi i politici disonesti) che gioiscono della loro furbizia, e non sono affatto turbati delle conseguenze drammatiche delle loro azioni. Il grado di turbamento è in relazione al carattere di ognuno, e può dipendere anche dal dispiacere per la sofferenza che si vede intorno a sé. Diverso è il discorso per un uomo perfetto e santificato, perché costui conosce le intenzioni divine e sa aspettare la verità, ma costui, oltre a non essere più un umano, è pure oltre al giusto e all'ingiusto, conoscendo le ragioni del tutto che sono, per noi, imperscrutabili.
  • Francesca La Torre il 18/01/2010 14:07
    ondivido pienamente, ma il difficile è stare dalla parte dei giusti|