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2 commentiL'autore di quest'opera
Epicuro
Il grido della carne è: non aver fame, non aver sete, non aver freddo. Colui che abbia soddisfatto questi bisogni, o che si aspetti di poterli soddisfare, può gareggiare in felicità anche con Zeus
2 commenti:
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La mia carne è muta...
ho fame,
ho sete,
ho freddo.
Non posso gareggiare
in felicità con Zeus,
ma mangio, bevo e
mi riscaldo tra le
braccia di Morfeo.
- Più che Da Giove andrà diritto al Padreterno colui o colei che avrà raggiunto questi obiettivi. Poveri noi!