Il limite estremo della grandezza dei piaceri è la rimozione di tutto il dolore. Dove sia il piacere, e per tutto il tempo che vi sia, non vi è posto per dolore fisico, o dell'anima, o per l'uno e l'altro insieme.
d'accordo con tutti e due voi... non ho altro da aggiungere
il 02/10/2011 20:55
esatto Mariateresa, la filosofia di epicuro è sicuramente edonistica ma va alla ricerca di quel piacere matematico che si identifica con l'aponia e atarassia cioè l'assenza di dolore fisico e dell'animo.
Dal che si deduce che solo i grossolani potevano sostenere che Epicuro fosse un filosofo godereccio e votato alla esaltazione del piacere. La frase, invece, esalta il piacere non come affanno intenso della soddisfazione, di qualsiasi genere o fonte essa sia, ma come assenza di dolore. La qual cosa corrisponde alla ricerca di un grande equilibrio interiore e di ponderatezza dei nostri sentimenti.