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Una volta ripudiato Cristo, l'intelletto umano può giungere a risultati stupefacenti

 


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12 commenti    

12 commenti:

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  • massimo vaj il 18/05/2014 20:35
    Dostoevskij non condivide i princìpi mostrati dal vivere di Cristo. O non li ha capiti o è stronzo.
  • Vincenzo Capitanucci il 30/09/2013 10:22
    Conoscendo la fede di Fedor in Cristo... stupefacenti... può solo voler dire... malvagità e pirotecniche allucinazioni...
  • Tinelli Tiziano il 15/10/2012 10:03
    questi assunti anticlericali e pretestuosi lasciano il tempo che trovano. Mi sento "piuttosto" ateo eppure faccio fatica a ritener vera quest'asserzione, o almeno non ne capisco il fondamento
  • Mapabi il 11/05/2012 17:30
    Assumendo questa frase si vuole dire che liberandosi dai condizionamenti dell'etica e della morale nel senso positivo del termine si ottiene libertà di concepire qualunque idea e facoltà di operare in qualunque modo si ritenga producente, eliminando però l'etica e i dettami della coscienza morale, cioè il bene, cioè Cristo, quel che rimane è soltanto il male.
    Quando non c'è la ragione, allora viene tolta la voce e applicata la violenza. Così Cristo, il bene, è stato messo sulla croce.
  • STEFANO ROSSI il 13/04/2012 17:36
    Penso che Dost voleva dire due cose: che ripudiando Cristo (in questo caso la religione) si accetta il male e di conseguenza tutto ciò che esso porta, ovvero tutte le cose "più belle" che ci possano essere. Oppure che ripudiando Cristo si accetta il fatto che Dio e tutta la religione CRISTIANA non esiste. Che è' pura follia. E magari cosi facendo riuscire ad aprire la mente in cose molto più importanti ed essenziali. Non c'è dubbio che cosi facendo il mitico Doe è diventanto quello che è.
  • il 11/04/2012 11:28
    Per ripudiare Cristo,(non come uomo ovviamente ma come figlio di Dio) occorre credere ciecamente nell'uomo e nelle sue possibilità. In queste condizioni l'intelletto umano potrebbe giungere sicuramente a risultati stupefacenti.
  • mariateresa morry il 16/02/2012 00:02
    La suddetta frase del grande Dost, può anche essere interpretata nel senso della supefacenza dei risultati nella malvagità. Ripudiato Cristo, la strada verso il male è aperta in maniera stupefacente.
    Non ho invece compreso la frase di RAs, al suo primo intervento ha scritto " tra l'altro come laico e come battezzato, per certo Cristo è vissutoecc.", mancando il soggetto non ho capito a chi Raf si riferisca.
  • Raffaele Arena il 15/02/2012 22:36
    Come si fa a ripdiare uno degli uomini che ha fatto la storia dell'umnanità. da un punto di vista di dogma religioso sono d'accordo con il DOl, ma da un punto di vista storico, dice un'enorme castroneria!
  • Raffaele Arena il 15/02/2012 22:36
    Come si fa a ripdiare uno degli uomini che ha fatto la storia dell'umnanità. da un punto di vista di dogma religioso sono d'accordo con il DOl, ma da un punto di vista storico, dice un'enorme castroneria!
  • il 15/02/2012 17:28
    supporto il pensiero di Carla...
  • Raffaele Arena il 21/09/2011 23:40
    Sono d'accordo con te Carla. frutto di un retaggio fondamentalista. Tra l'altro come laico e comunque battezzato, per certo Cristo e' vissuto, probabilmente questa frase e' una reazione alla cultura del dogma. Una sorta di ferita aperta in quest'uomo nei confronti di un'educazione ortodossa che poi lui ha voluto scacciare. Ripudiare non e' possibile. Non e' possibile ripudiare un ' uomo di grandezza assoluta vissuto in quel della Palestina. e anche forma di invidaia da parte sua, secondo me.
  • il 09/06/2011 14:18
    non riesco capire... cosa possa insegnare una frase così... solo ad offendere coloro che credono...