Io, che sono un compositore iscritto alla SIAE da altre vent'anni, faccio presente che prima di depositare un'opera bisogna scrivere a mano otto battute della parte più importante, affinché si dimostri l'assenza di plagio e nello stesso tempo si salvaguardi la propria musica. Dato che le note sono sette più cinque accidenti (semitoni), anche involontariamente può verificarsi lo scrivere ciò che hanno già scritto gli altri in tempi passati. Questo però non è plagio, ma solo coincidenza. Ciò che definisce l'attribuzione dell'opera è sempre la data di deposito più remota. Se un compositore ruba realmente si dimostra facilmente da quanto ha rubato, perché otto battute possono anche essere insufficienti. Stravinsky questo ha voluto dire.
Mha, si dice che fino al primo novecento, si è fatto una quantità di spartiti musicali, che, come per la scrittura, riman poco da inventare. Certo da Strawinsky... pensavo avesse creatività...
Eheheheheheheh... rassomiglia a quel tipo che mi ha rubato la poesia "Essere noi stessi" pubblicata nella homepage del mio portale www. circoloculturaleleluzi. net che comincia così "Non ti vergognare di scrivere versi..." . Infatti lui non si è vergognato... li ha copiati!!!!!