Le vittime della censura non sono soltanto i personaggi imbavagliati per evitare che parlino. Sono anche, e soprattutto, milioni di cittadini che non possono più sentire la loro voce per evitare che sappiano
Effettivamente l'estensione a noi poveri umani del concetto di bavaglioo mi conforta. Ma non sarebbe meglio istituire un ufficio apposito dove, se la metà + 1 degli italiani che hanno votano, firmano per mandare a casa gli "eletti" alla camera e al senato?
Beh, per quanto mi riguarda ha ragione.
Fino a quando anche la tv cosi' detta di stato, stupra i cittadini mandando in onda reportage falsi, allora la liberta' non ci sara' mai.
Un conto è cercare di dare la giusta liberta' rispettando le leggi, un conto è fare le leggi a proprio favore e a discapito dei cittadini.
Chiunque pensi che qualunque cosa strutturato dalla società possa dare spazio alla voce della popolazione è un cittadino qualunque, e i cittadini qualunque non sono mai stati ricordati da nessuno.
P. S.:Gianmarco Dosselli spero vivamente che tu stia scherzando, nulla di personale ma penso che tu abbia scritto una castroneria come poche nel mondo.
Sempre catastrofico il Travaglio.
Bisognerebbe fargli passare qualche tempo in uno di quei posti dove veramente c'è quella censura che lui denuncia qui, si accorgerebbe allora cosa significa vivere in un paese dove non puoi parlare.
il 13/04/2010 11:54
Oh! Oh! Oh! Ma che dici! C'è Facebook, il sito per "dare voce!". Travaglio, sveglia!