I principi fanno volare l'uomo verso vette sempre più alte, i pregiudizi lo sospingono sempre più verso gli inferi perchè non gli consentono di guardare oltre se stesso, o meglio, lo illudono di poter essere la misura di ogni cosa che ha intorno. Caro Wilde, stavolta per me hai toppato.
Già Virginio x Errori sigh
Per il dibattito vai pure a questo servono i commenti.
Basta poi ricercare il periodo della vita di Wilde per capire a cosa fa riferimento
Scusate i miei errori sotto, bisognerebbe sempre rileggere quello che si scrive,
come diceva il Metastasio: Voce dal sen sfuggita più richiamar non vale, quello che ho scritto non so come cancellarlo.
X Nicola : per amor di precisione e punti di vista tre singole cose!
1) L'autore del commento aveva una faccia ( no comment eh eh ) ed un nome Massimo Vaj
2) No matematica no ma logica sì
3) se segui l'aforisma è un circolo chiuso... il cane che si morde la coda:
diviene un principio ma poi divente un pregiudizio poichè non sa di quale principio si tratta supponendo che... ec ec
Mio semplice punto di vista!
un saluto ( anche a MAX : )
Ho letto il tuo commento. Non hai faccia ne nome. Hai scritto anche bene e ti sei dilungato parecchio all'interno del concetto di Wilde. Ma tutta questa smania di definire che cosa sono i pregiudizi ed i princìpi ti ha allontanato dal vedere la cosa in modo molto più semplice. Questa valutazione per Wilde è di per sé un suo principio. Ciò non significa che è un assurdo. Qui non stiamo parlando di analisi matematica.
il 04/02/2010 12:40
Un pregiudizio è un giudizio dato prima di avere tutti gli elementi che giustificano quel giudizio, oppure senza nemmeno uno di questi dati necessari alla verità. È un atteggiamento sicuramente negativo, in relazione alla verità che si vuole evitare di considerare nel modo più opportuno. Oscar Wilde ha voluto, con questo, esprimere fastidio e avversione per quelli che sono considerati principì, senza esserlo veramente. Questo perché i principì hanno necessariamente carattere relativo e, quando non sono principì universali applicabili all'intera manifestazione della realtà, sono sempre discutibili, opinabili e di derivazione "morale". La morale non è nient'altro che il risultato dell'intrusione del sentimentalismo nei principì attraverso i quali l'esistenza si compie, regolandosi attraverso queste che sono sue norme e leggi. Wilde ha probabilmente avuto bisogno e voluto, in quattro parole, esprimere una sua intuizione che gli fa provare avversione per tutto ciò che è spacciato per giusto in qualsiasi ambito, e che invece è solo il risultato di pregiudizi anch'esso. Wilde era uomo di accentuata intelligenza, e sempre l'intelligenza avversa la banalità del falso moralismo di facciata. Ciao
io credo che wilde in questa frase cerchi troppa filosofia, ma provochi.
ê anche vero che Wilde credeva nella estetica e il pregiudizio deriva spesso dalle immagini, quindi dall'estetica stessa.
ciao
il 13/07/2009 12:51
Se l'universo si muove, rendendo la vita possibile, è per un principio universale che può farlo, il quale impone all'esistente il movimento. Che Oscard Wilde non sappia questo ha dell'incredibile.
il 13/07/2009 12:40
In quanto princìpi, quando sono di una natura universale, piacciano o meno si impongono all'universo come sue proprie leggi, e poco importa il parere dell'uomo, anche se questo uomo fosse "quasi" intelligente.