No, perché la poesia ha, come obiettivo essenziale del suo esserci, il sollevare emozioni, non la pietra tombale (tombale per i profani) della conoscenza diretta e immediata che, oltretutto, Platone aveva. La poesia sa di non conoscere ed è raro che persone illuminate, come è stato Platone, la usino per esporre ciò che del Mistero è comunicabile. Giusto l'Haiku si è dato questo compito, ma anche in questo caso dipende sempre dalla qualità della consapevolezza interiore di chi l'Haiku compone...
Anche perchè, la storia, viene scritta dai vincitori e raramente combacia con la verità.
la poesia è sempre verità, forse individuale, ma sempre verità.