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Leggere, in fondo, non vuol dire altro che creare un piccolo giardino all'interno della nostra memoria. Ogni bel libro porta qualche elemento, un'aiuola, un viale, una panchina sulla quale riposarsi quando si è stanchi. Anno dopo anno, lettura dopo lettura, il giardino si trasforma in parco e, in questo parco, può capitare di trovarci qualcun altro.

 


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1 commenti    

1 commenti:

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  • Dora Forino il 20/05/2013 18:20
    Condivido questo pensiero di Susanna Tamaro. Anch'io provo un piacere indescrivibile quando leggo un libro. Sento l'odore della carta, l'immaginazione corre...