È un paradosso simile a quello di Goethe che dice essere l'ignoto tanto più grande quanto più si conosce. Ogni paradosso, a meno che non sia apparente, costituisce una pura impossibilità, perché è contraddittorio. In questo caso lo è perché il vero sapere è sintetico e centrale, mentre è l'ignoranza a essere sulla superficie, per questo più la superficie di ciò che si conosce è grande e maggiore sarà, di conseguenza, la realtà sconosciuta. Quello che Campanella pensa di conoscere, in realtà non è la Conoscenza, ma solo la sua ombra esteriore.