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Il sapere non è come la moneta, che rimane fissamente integra anche attraverso i più infami baratti: esso è piuttosto come un abito bellissimo, che si consuma attraverso l'uso e l'ostentazione. Non è così infatti il libro stesso, le cui pagine si sbriciolano, gli inchiostri e gli ori si fanno opachi, se troppe mani lo toccano?

 


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3 commenti    

3 commenti:

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  • Donato Delfin8 il 09/08/2011 18:00
    ah bè
    a volte è proprio come la moneta... falsa zigh!
  • Andrea (le tre Botti) il 04/08/2011 17:18
    Io l'ho toccato molto il tuo libro: "il cimitero di Praga,"ma l'ultimo tocco è stato quello di gettarlo nel camino. Sarà il mio poco sapere, ma a volte è meglio non sapere cosa certi scrittori vogliono far sapere.
  • il 28/07/2011 16:06
    È vero, il sapere è sottoposto all'usura del tempo, come tutto, ma le cose consumate hanno una storia, hanno vissuto ed io le preferisco a quelle nuove di zecca, che hanno solo il luccichio della forma, ma non hanno la patina della sostanza.