Il fine dello scrittore è senz'altro comunicare o con il resto del mondo o con la propria anima... ma spesso il ritorno economico o meglio la "fama" sono stimoli più prolifici di tutte le passioni e dei fini più alti.
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Anonimo il 29/03/2013 19:37
Si dovrebbe scriver solo perchè l'anima è colma, trabocca all'esterno... Poi, se qualcuno ama raccogliere per sè, o per comunicare anche ad altri...è solo un bene in più. Quando bene è!
Lo scrivere nasce sempre dalla passione, la selezione vera lo fa il talento che dipende dagli altri. Il talento crea la fama di cui parli tu ed il ritorno economico che va bene quando non si perde di vista la spontaneità.
Anonimo il 20/09/2012 17:35
Un pensiero condiviso nel realistico e concreto messaggio pur se, effettivamente, ancora qualcuno scrive solo per pura passione. In linea di massima, però, concordo con l'affermazione appena letta. Grazie per il gradito commento a IL PARADISO DELL'ANIMA.
l'equilibrio tra le due necesità è invalicabile, pertanto anche lo scrittore più ossessionato dai soldi comunicherà anche altro, del resto se è riuscito a pubblicare è perché un minimo potenziale lo aveva
Maurizio e Grazia avete ragione ma mi sembra di aver detto la stessa cosa: molti scrivono, come ho detto, per la passione "di comunicare al mondo e alla prorpia anima" solo che "spesso il ritorno economico o meglio la fama" spingono certi altri a scrivere senza passione...
purtroppo e' vero, ma non concordo in pieno su ciò che scrivi... se si riesce a rimanere umili e non salir sul piedistallo dove tutto appare pi? piccolo, lo scrittore, o pseudo tale, rimane un amico che espelle un pensiero con la speranza che abbia un buon fine