credendo nella vita eterna, non immagino la morte come sovente la si dipinge. Allo scheletro che indossa il nero saio e tiene in mano la falce del mietitore, frappongo l'immagine di un angelo con grandi ali e un vestito bianchissimo, stretto in vita da una cintura dipinta coi colori dell'arcobaleno...
E se così non fosse, moriremmo comunque con un sorriso in bocca! Bravissima.
Anonimo il 10/09/2013 12:46
Per me c'è un parallelismo assoluto tra il momento della nascita e quello della morte... Ma cambia la destinazione ed è diversa a seconda della propria Fede.
Anonimo il 10/09/2013 08:26
Lorè, io preferisco non immaginarla, certoamente non sarà così brutta come la dipingono, visto che, dopo morto, nessuno è mai più tornato indietro.
Vorrà dire ch'è bella e allora possiamo coniare un nuovo motto pubblicitario: La morte tira!
la morte è spogliarsi di un vestito colorato... per indossare una tunica bianca... conservando una cintura di colori... se no rischierebbe di essere troppo monotona... o monotonica...
Bella immagine... benché io creda che, prima di tornare a casa, si debba venire, ancora su questa terra e in questi corpi, tante volte, per imparare e poi per aiutare...