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Infernale è paradisiaco?

Questo è quello che Ferdinando ha scritto dicendo che ci si può BEARE delle proprie infermità, quando queste "raggiungono vette di atrocità incontenibili". Ci si tagli un braccio e si veda quanto si godrà di esserselo tranciato via... La sofferenza dell'anima è ancora più dolorosa dell'amputazione di un arto, dunque, a logica, si dovrebbe godere maggiormente...

 

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1 recensioni:

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  • sılɐɹʇsnɐ snɐʞ il 12/07/2014 10:51
    ... allora,
    ti do la mia interpretazione che probabilmente si discosta dall'originale; in quanto nn sono ferdinando e viceversa:
    "credo ci sia un errore di partenza nell'uso del termine "BEARSI/BEATO" che forse sia stato sentito nel senso di colui che abbia raggiunto la beatitudine, espressa come stato di quiete (?) o forse estasi, intesa come allontanamento, esclusione dal dolore (?)... o che ne so, un po' come assuefazione (?)
    QUINDI... provando a rovesciare la frase...
    quando ormai si è raggiunto l'apice del dolore, divenuto incontenibile, e si è caduti in quello stato depressivo che a volte porta al suicidio... ecco che (... e dipende dal carattere dei coinvolti) si può trovare la forza di rialzarsi, evadere oltre l'umano -oltre, appunto- :
    QUESTA, è LA LIBERAZIONE DELL'INSOSTENIBILE...

    Il tt mi appare come una forma di sfida verso il dolore; e sento il pensiero di ferdinando come uno sberleffo al male, al dolore di ogni genere... Un nn dare peso e soddisfazione...

    ripeto: è UNA MIA INTERPRETAZIONE...

    CIAO

5 commenti:

  • sılɐɹʇsnɐ snɐʞ il 12/07/2014 10:57
    INFERNALE è PARADISIACO COSì COME LA VITA E LA MORTE FANNO PARTE DI UN CICLO; mischiandosi ed alternandosi...
    inferno e paradiso sono stati dipinti e descritti dall'uomo e come tale influenzati dal suo pensiero ma, finché staremo qui, mai sapremo se esistano, e come ci si stia...
    Certo, si spera che chi ha tanto sofferto in vita, almeno nell'aldilà stia sereno!!!
  • massimo vaj il 12/07/2014 09:40
    Questo è il suo testo originale:
    Bearsi delle proprie infermità è cosa possibile solo quando le suddette raggiungono vette di atrocità incontenibili. Quando si è scivolati nel punto più basso del precipizio, in un attimo, senza alcuna logica apparente, ci si ritrova più in alto del cielo, oltre l'umano; è la catarsi dell'insostenibile.
  • sılɐɹʇsnɐ snɐʞ il 12/07/2014 08:44
    e mi dispiace si sia cancellato.
    scriveva bene; parecchi gradini più su del solito, qui!
  • sılɐɹʇsnɐ snɐʞ il 12/07/2014 08:41
    ora mi sfugge la pubblicazione di cui parli... ; anzi, se l'hai conservata mettila in originale.
    mi sembra strano che ferdinando abbia asserito cose del genere che forse sono state mal interpretate.
  • massimo vaj il 11/07/2014 12:27
    Dire che Ferdinando non abbia voluto dire quello che ha scritto, e poi definirlo un grande scrittore, è un filino contraddittorio, non pare anche a voi?

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