Il buon Cartesio diceva che si tratta di un'intuizione, non di un pensiero... il pensiero è un tuttìuno con l'essere pensante, e si differisce dal resto per dubitazione... quindi il "pensare di" sarebbe già una conseguenza... come è conseguenza di un impulso nervoso il muovere un braccio. Complimenti, se non altro, per aver tirato in ballo un argomento filosofico partorito da uno dei più grandi geni rinascimentali.
Lo hai sintetizzato bene, seppure riassunta, puoi dichiararti autore di tale massima
Pirandello mi piace, anche il Fu Mattia Pacal è un "dramma" esistenziale con tante analogie
Bella sta frase che è valida anche per te, così come per tutti, del resto.
Te la dedico con eguale stima.
Vito
p. s. Da quale opera di Pirandello la hai tratta?
Brava a segnalarlo, è un errore di battitura. Non sono perfetto. Purtroppo non è possibile correggere il commento. Non esiste la voce MODIFICA come nelle opere.
Grazie per la gradita correzione
p. s. Cara Vitoria non segnalo come abuso il tuo intervento, non ne vedo il motivo. Io non sono laureato in lettere.
Quel dì vedremo
Però, quante contraddizioni ha questa vita. Quel che si dice in un momento è negato subito dopo. È ipocrisia, incertezza, catiiveria o...
Anonimo il 20/08/2009 20:57
perchè c'è una variabile aggiuntiva... il pensare DI.. e non il pensare e basta...