Tengo a precisare che rispetto tutti i punti di vista e scherzando esploro tutte le possibili visuali. Niente per noi uomini è assoluto, perlomeno precario.
Ciao ed alla prossima.
Si suicida chi ha il dono della vita, chi rifiuta ciò che gli è stato donato, chi è in uno stato temporaneo, Dio non è niente di tutto questo, va aldilà dei nostri parametri ed aldilà della nostra logica e conseguentemente non ha basi nella nostra logica.
La logica di Dio probabilmente non esiste perchè propriamente Dio è onnipotente, oltre a tutto ed a ogni pensiero e giudizio.
Luigi, a quando i voti?
La poesia per avere un futuro deve tendere all’essenzialità.
Superiamo il decadentismo con una nuova poetica di ricerca dei termini, di corretta allocazione della parola, di messaggio completo e compiuto, prima nella mente del poeta e poi esteso agli altri.
La lirica non può essere solo sfogo del poeta, ma messaggio per gli altri.
Cosa deve fare il poeta? La sua è la ricerca della parola, del termine giusto da inserire al proprio posto, della scultura del “termine” della venatura della parola, come se fosse marmo. Solo così decollerà il nuovo rinascimento della poesia.