Luoghi inaccessibili, oserei dire. Non so perché, ma mi ricorda "il castello" di Kafka. Naturalmente a nessuno è vietato fare i propri bisogni in un bagno sporco.
mi fa pensare... come tutte le annotazioni lapidarie, che come un lampo di fllash ti fanno vedere uno squarcio di cruda realtà e al tempo stesso ne celano, alimentandole nell'immaginario, altre mille di visioni...
Devo schernirmi caro Giuseppe. In realta l'aspetto profondo e filosofico che tu hai benignamente colto, in me cede il passo alla cruda realta, cioe che il momento in cui i bagni sono puliti e a disposizione del pubblico, in realta'non esiste, forse perche quando erano chiusi per pulizie non c'era nessuno a pulire, o perche gli stessi pulitori sporcavano dopo aver pulito. Non so, potrebbe essere una forma di protesta, o di rivalsa sociale... ripeto: non so. Un abbraccio. Nicola
E come dire che tutto è in perenne evoluzione e che la fase "stabile" (nel nostro caso, quella in cui i bagni dovrebbero essere puliti ed a disposizione del pubblico), evolve in maniera tanto rapida da non poter essere colta dagli umani.
Insomma, un'osservazone solo apparentemente caustica e satirica, ma in realtà profonda e filosofica, del mondo.
Un abbaccio
Giuseppe
Giuseppe