caro zamul, propio oggi ho visto hamebus papam ed il concetto e' lo stesso... secoli e secoli di proselitismo, ricatti, lavaggi del cervello, giochi a doppio effetto manovrati sulla paura e la necessita' dell'uomo a non sentirsi solo nei confronti della morte, con questo non voglio dire che non bisogna credere, ma cosi'... e' troppo facile, sono con te!
è la sorella maggiore della politica ed insieme fanno il lavoro egregio di tenere l'uomo diviso dalle sue gioie fino al giorno in cui individui si svegliano e comprendono il grande inganno, ma intanto riposano e riposano che dire buon riposo
la religione è diventata un'arma... e a massacrato vite a più non posso... ed a anche fatto qualche piccolo grande santo...
cmq è una stampella... e molti ne hanno bisogno... per camminare... per correre... bisogna superarla..
Anonimo il 01/05/2011 09:21
Secondo me, il credente dovrebbe essere sempre coerente con le proprie scelte. Tali scelte non valgono solo nel tempio, ma anche nella vita di tutti i giorni, appunto per coerenza col proprio credo e con la propria coscienza, e non per obbedienza ad ordini gerarchici o minacce di pseudo-scomuniche. Detto ciò, la ricaduta è necessariamente politica perchè il credente è un animale sociale e non un marziano.
Per quanto riguarda il commento di prima, non te la prendere Zamul, che mi sei pure simpatico, ma a me piacciono le persone che mettono il loro nome e cognome. Questo sito, te ne accorgerai, è pieno di cloni e persone anonime.
Buona domenica