È bello a volte ritornare sui propri passi e... scoprire di aver fatto proprio ciò che volevamo. Vedere se stessi vuol dire non dimenticare mai chi siamo e di aver fatto i passi giusti...
Questa fu la lapidaria sintesi dell'esecuzione di un tema di italiano proposto dal prof il cui titolo era certamente più lungo: tuttavia il prof pur apprezzando e lodando con un ottimo voto il mio "meditato e sintetico lavoro" mi propose di ampliare il pensiero che a quelle misere parole si associava... non ti racconto come proseguì la cosa, ti dirò solo che il prof. si limitò a dare, in seguito, tracce di letteratura...
Anonimo il 19/06/2011 21:37
Sin da piccola mi proposero di trovare dietro l'angolo, la sorpresa, la novità, il principe azzurro, la nuova speranza... l'occasione.
Ora, che di angoli ne ho voltati tanti da dimenticarmi la strada, apprezzo di scoprir che ciò che davvero è auspicabile incontrare, altri non è che se stessi!!
Ciao Donato, ho fatto un giro dalle tue parti... mamma mia che produzione! Meno male che non scrivi racconti sennò ci vorrebbe un anno per leggere tutto.
Il tempo tuttavia non mi manca...
A presto
Caro Ugo, per quanto ci si provi non si finisce mai di imparare e di scoprire (per fortuna, direi). È però importante che ci sia il desiderio e il coraggio di intraprendere il viaggio dentro e per noi stessi! Grazie per esserti soffermato...
Gli spazi della propria anima sono un cosmo infinito da scoprire e il tuo è uno slancio verso l'esplorazione di te stesso, che ritengo vittoriosa e compiuta.
Anonimo il 11/05/2011 15:26
mamma mia che paura!... mi inquieta il tuo aforisma sai?!...
Grazie a tutti per essere passati... e per essere stati così ironici e poetici.
Giacomo, col tuo corposo commento mi hai fatto venire in mente un episodio che avevo dimenticato. Una volta lessi un libro il cui contenuto constava di appena poche pagine ma la cui introduzione era il triplo. Il libro è "Sogno ed esistenza" di L. Binswanger e l'introduzione è di Michel Foucault. Gli autori sono altrettanto bravi e validi ma la cosa bella è che il libro è diventato più famoso per l'introduzione di Foucault che per il testo di Binswanger.
Così... è successo qua! Sono certamente d'accordo con te sul fatto che ci sarebbe molto da dire... ma l'aforisma andrebbe a farsi benedire...
L'altra faccia della medaglia? un abbraccio carissimo
Anonimo il 10/05/2011 18:29
Io magari m'incontrassi... Quante cose mi direi... Pure qualche schiaffone mi darei...
Anonimo il 10/05/2011 18:12
Ci sarebbe davvero motlo da dire...è un aforisma che fa pensare perchè se non guardi dietro l'angolo vedi solo una parte di te stesso... quella più immediata, proiettata al futuro... ma l'esistenza è un insieme di episodi che restano anche dietro l'angolo... bello. ciaociao
Anonimo il 10/05/2011 14:52
Sbaglio o è la forma in forma di aforisma del tuo incubo???
Ahahahahahah abbiamo più paura di noi stessi che degli altri! Ciao, Fernando