La guerra è come il temporale: scoppia quando deve scoppiare e termina quando si esauriscono le forze che la determinano; forze in eterno accumulo e che senza sfogo continuerebbero ad accumularsi. Odiare la guerra per i suoi eccessi è come odiare il temporale per i tuoni, i fulmini e la grandine, dimenticandone i pregi fondamentali: la pioggia, il vento, il fervido rimescolamento. Odiare la guerra in sè è come odiare il cattivo tempo perchè non è bello, dimenticando che il bello esiste se esiste il brutto, così come il bene è tale solo di fronte al male.