Nella storia dell'umanità gli atei sono sempre stati una minoranza, ma il loro numero è andato progressivamente aumentando. A riguardo, una domanda audace e provocatoria da porre ai credenti, è se ciò appaia loro come un sintomo di decadenza o di progresso...
se sono ateo è per la gran quantità d'incongruenze che comporta abbracciare una fede, tu parli così mentre molti altri credenti parlano degli atei con toni molto ostili
Non è sintomo di progresso, la religione è la massima espressione dell'anima umana ed anche della mente: certi ragionamenti teologici ti fan sentire scemo a cercare di capirli.
Ogni persona e' uomo. È libera di credere e di non credere in una confessione religiosa. A meno che non siamo extraterrestri, ci accomuna la vita su questa terra, cercare di evolverci da un punto di vista etico e morale e combattere gli eccessi dell'imperante techne che si riproduce da sola ormai come senza logica se non quella del profitto e quella di distruggere cio' che e' rimasto della povera Gaia