È un pensiero contraddittorio, perché implica che prima dei ricordi non ci sia qualcosa che li possa accogliere. Dunque essi non possono essere la parte più profonda di noi, ma al massimo potrebbero, e non è detto che lo siano, il contenuto della parte più profonda.
Questa frase rimanda un poco a Freud, solo per i ricordi s'intende.
Semplice e coincisa.
Veritiero il fatto che dai ricordi, o meglio, dal passato, si forma il futuro, perché quelli condizioneranno il resto (in bene o in male): ad esempio eviteremo una cosa, di fare un'azione, perché in passato ha provocato certi effetti, eccetera.