L'intelligenza, quella vera, è rappresentata dalla saggezza, non dall'erudizione. Inutile immagazzinare nozioni su nozioni se poi non si è in grado di pensare con la propria testa. Alla crescita del proprio bagaglio culturale va sempre accompagnata quella della coscienza, dello spirito critico.
Sì, il confondere la memorizzazione con la comprensione non ha mai aiutato qualcuno a comprendere le leggi che ordinano la difficile realtà che si vive.
l'erudizione va immagazzinata... poi, va elaborata, metabolizzata, digerita... attraverso il filtro dell'intelligenza dell'anima e del cuore... solo così, diventerà sapienza!
Concordo su tutta la linea di ciò che scrivi Alessandro, oltre che a scrivere bene, sei un ragazzo assennato. L'intelligenza non sempre converge con l'erudizione, se c'è anche quella tanto meglio, ma l'intelligenza è più importante. Concetti ben espressi, bravo Alessandro.
Sono d'accordo con te...
senza cuore e anima non si è completi...
Anonimo il 27/12/2011 17:31
Certe volte io mi chiedo "A cosa serve un poeta, se dobbiamo imparare a memoria i suoi versi? A cosa serve un poeta, se un poeta non ci insegna a costruire il nostro racconto?"
Fai bene, e soprattutto non stancarti mai di condividerle. Anche se a volte ci si può sentire isolati, finché hai voce e carattere, qualcuno disposto ad ascoltarti c'è sempre.
Infatti di un erudito non si dice che è intelligente ma che è colto, l'intelligenza non è altro che la capacità di elaborare... sono d'accordo comunque quando dici che per una crescita personale bisogna attingere anche dalla coscienza e pensare colla propria testa.