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Non ci vogliono tutte 'ste cose

Non ci vogliono tutte 'ste cose con cui ci riempiamo la vita. Non ci sono mai volute. La generazione precedente ne aveva si e no la metà, quella prima ancora metà della metà, forse, e via di questo passo, esponenzialmente. Ma la quantità, il possesso, il progresso non fa la felicità. Noi, di metà del secolo scorso, ne siamo i testimoni migliori: mai una guerra, mai una carestia e un progresso continuo, accelerato, anche invadente ma evidente e migliorativo. Siamo forse più felici oggi di quando avevamo meno?

 

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6 commenti:

  • Anonimo il 27/01/2012 18:13
    Hai sollevato un grosso tema... o anche problòema, tanto per dirla scolasticamente. Tutto quanto è stato scritto da te e dai commentatori ha un fondo di verità... per quanto riguarda la tecnica, che è il modo con il quale la scienza viene applicata, ecco che qui si apre un mare di possibilità... mi sembra di aver letto che sei un falegname( la mia passione... come hobby, però... ecco, le macchine di lavorazione del legno possono fare la felicità o l'infelicità di chi le usa... dipende da noi ma anche da chi le fabbrica( tu sai cosa voglio dire)... comunque bravo, bel tema... troppo lungo per essere sintetizzato. ciaociao
  • mauri huis il 26/01/2012 18:30
    Ma la tecnica è scienza applicata, o no? E comunque neanch'io sarei contento di vivere come nel secolo scorso, se no sai quanta polenta fredda e cachi 'ndrio mi sarebbe toccato magnà, ma la verità è che i ragazzi di oggi sembrano ben tristi. E non credo sia colpa loro.
  • mariateresa morry il 26/01/2012 16:55
    Comunque qualcuno aveva già detto che la TECNICA ( non la SCIENZA che è un'altra cosa), ci avrebbe fregati!!
  • Anna Rossi il 26/01/2012 16:51
    come donna, io non sarei stata tanto allegra di vivere un secolo precedente. passi avanti l'umanità ne ha compiuti, eccome! ma come ben rilevi tu, la quantità dei beni a disposizione (ma solo di una parte degli abitanti del pianeta) ci ha fatto perdere l'obiettivo che consiste nel senso di reponsabilità che dobbiamo dimostrare nel valutare sempre costantemente ciò che ci serve dalle innumerevoli inutilità che ci vengono propinate. ci siamo trasformati in macchine, avide consumatrici di beni e prodotti. dobbiamo fermarci, ripensare, riprogettare insieme donne uomini, giovani e meno giovani cosa serve veramente al progresso che pure abbiamo costruito in favore dell'intera madre terra.
    1ciao, e 1
  • mariateresa morry il 26/01/2012 14:18
    Vero Maurizio, non siamo più felici per il semplice fatto che " dentro" non siamo migliorati. L'uomo, malgrado le scoperte e il cd. progresso, interiormente non è affatto progredito. La mancanza di certune " cose" , del benessere diffuso, aumentava tra gli uomini la solidarietà, la fratellanza, l'aiuto morale ed economico: qualche cosa ci è sfuggito di mano...
  • rea pasquale il 26/01/2012 11:52
    concordo pienamente. Bravo
    un saluto

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