Riuscire a parlare della solitudine vera è essere capaci di descrivere il sentimento che si prova quando, rientrando in casa dalle proprie occupazioni, si trovano gli oggetti esattamente allo stesso posto in cui si sono lasciati. La tazza sporca nel lavello, la penna inclinata sul foglio, gli asciugamani piegati, il letto sfatto con un solo cuscino. V'è una sola presenza, la propria, che gira da tempo per casa. Se queste cose così lasciate riescono a parlarti della tua esistenza, senza provocarti sofferenza, allora il dialogo con la solitudine è perfetto. Vedi ora se riesci a spiegarlo agli altri.