Passaggio notturno

Giace lassù la mia infanzia.
Lassù in quella collina
ch'io riveggo di notte,
passando in ferrovia,
segnata di vive luci.
Odor di stoppie bruciate
m'investe alla stazione.
Antico e sparso odore
simile a molte voci che mi chiamino.
Ma il treno fugge. Io vo non so dove.
M'è compagno un amico
che non si desta neppure.
Nessuno pensa o immagina
che cosa sia per me
questa materna terra ch'io sorvolo
come un ignoto, come un traditore.

 



3 commenti    

3 commenti:

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  • marilena del mare il 15/08/2018 15:25
    quanto è importante conservare gelosamente i ricordi che riaffiorano in paesaggi noti
  • marilena del mare il 15/08/2018 15:25
    quanto è importante conservare gelosamente i ricordi eche riaffioraqno in paesaggi noti
  • silvia leuzzi il 26/01/2012 23:13
    Giace lassù la mia infanzia - Quanto vicine sono ad ognuno di noi queste parole, noi che l'infanzia la vediamo lontana come un puntino all'orizzonte. Noi che come al poeta il vento del destino assurdo e bizzarro ha spazzato via le sicurezze insicure della vita. Una vita che da subito ci ha insegnato la precarietà, noi siamo come il poeta: sorvoliamo questa materna terra " come un ignoto, come un traditore."

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