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Il ricco magnate e l'Amico

Nascosti dalla scarsa illuminazione della sala di ricevimento privata litigavano a bassa voce, per poi aumentare sempre più e finire ad urlare a squarciagola "non devi fare quella maledetta festa in piscina!" l'uno, e l'altro "non solo si farà ma darà anche il via ad una intera stagione di feste nella mia villa""e tutte in piscina!".
Non era la prima volta che litigavano a causa della fissa del ricco magnate per le feste n piscina, ma l'epilogo di questa discussione fu diverso dai precedenti.
Seppure assai contrariato l'amico decise di restare per guardare il tramonto che annegava tra le montagne ai margini della proprietà, e nel frattempo si accese qualche sigaretta.
Pensava ossessivamente a come impedire il folle progetto della festa in piscina. decise di attuare dei sabotaggi strategici, magari aiutato da qualche finto operaio suo amico che avrebbe fatto infiltrare tra la reale manodopera o molto semplicemente corrompendo qualcuno. la festa doveva saltare e se necessario per merito della dinamite.
Il riccone si svegliò di buon mattino con un entusiasmo violento e febbrile. riflettè su come fosse facile alzarsi dal letto in quanto questo non potesse ospitare una festa in piscina mentre il mondo al di fuori si. fece una colazione leggera perchè il cibo non gli impedisse di lavorare come si doveva: zelanti attivi e senza soste. corse nel suo giardino dove vide l'amico parlare con alcuni tecnici che montavano le apparecchiature per musica bar e postazioni per gli invitati. parlava agitando le braccia con molta fretta e agitazione, il sudore imperlava la sua fronte e le mani tremavano senza sosta. compiaciuto delle attenzioni e della passione dell'amico nell'occuparsi di ciò a cui lui teneva, si strinse al cuore il ricordo dell'amico tanto caro e premuroso, al punto di soffrire la tensione più del diretto interessato. il capo dei lavori non voleva comprendere le ragioni di quell'uomo in preda ad un calmissimo delirio che tentava con ogni espediente di impedire la festa in piscina. d'altronde a lui toccava solo eseguire pensare adattare e sistemare, alla festa non avrebbe partecipato nemmeno invitato e in quanto ciò che montava sarebbe rimasto fisso nel tempo non gli interessava se fosse usato per feste e mica feste in piscina o orge di ricchi annoiati o quante altre diavolerie le persone ricche facevano nel loro mondo dorato. l'amico vedeva la distanza tra lui il lavoratore e il ricco magnate e comprendeva quanto fossero personaggi di fantasia lui e il riccone per quel lavoratore. decise di passare al piano b terreno comune linguaggio universale soldi mazzetta corruzione. il lavoratore prese i soldi tanto quelli ne erano pieni e se prima volevano la festa poi la festa non doveva farsi ma l'impalcatura e tutto l'ambaradan montato lo stesso ma tutto inutilmente beh queste erano mattane da ricchi e lui lavoratore faceva il lavoro che gli dicevano di fare. l'amico del magnate forse capì che il lavoratore che lui aveva corrotto in realtà pensava che i soldi fossero il compenso per la modifica ai lavori, e pensò che in fondo era meglio. quella sera del tramonto si vedevano giusto le punte delle dita che sprofondavano nel nero dei monti quando si trovarono li l'amico e il ricco magnate a parlare del giorno passato. i lavori procedevano era quasi tutto montato ed il giorno dopo entro il mezzogiorno gli operai sarebbero andati via e non restava che riempire la piscina ornata per l'occasione con ritratti del magnate e dell'amico sul fondo e sulle pareti. Sarebbero anche stati finalmente montati i proiettori e i faretti che con un opportuno adesivo avrebbero proiettati volto e nomi dei due su tutta la facciata della villa sul prato e persino sul fianco dei monti. il ricco magnate si svegliò all'una e scese a controllare tutto allegro compiaciuto e tronfio ciò che avveniva funzionavanonfunzionava o mancava. volle fare una prova dell'impianto stereo ma l'amico "è meglio attendere la serata della festa e i tecnici per non danneggiare o rovinare questa meraviglia!" ma il ricco magnate "cazzate" ed accese l'impianto - silenzio - alzò il volume al massimo - silenzio - spinse più a fondo alcuni cavi a caso - silenzio - cercò la spina e trovatala la pulì col soffio e la infilò con forza - silenzio - tirò due pugni leggeri al lato della cassa - silenzio - un calcio al subwoofer - silenzio - una sediata alle apparecchiature del fonico -silenzio. chiamò all'istante un nuovo tecnico "quell'imbecille ignorante che avevo assunto mi ha fatto una merda non un impianto!" il nuovo disse "manca solo un cavetto per il resto è perfetto e funzionante!" bisognò sostituire le apparecchiature del fonico distrutte dalla sediata e la spina deformata. dopodichè ordinò che la piscina fosse riempita." aspettate controllo gli scarichi e i depuratori!"l'amico era passato al piano c e si preparava ad ostruire la piscina. girava il perimetro interno della vasca e guardava dentro i filtri e gli scarichi e non appena il ricco magnate si girò spalle alla piscina compiacendosi di quanto caro fosse l'amico che contrario e sconfitto nella discussione pur lo aiutava con tanto zelo (come si conviene al gentiluomo) e tanto amore e pensava a come ricompensarlo con oro no troppo banale argento no troppo povero con platino no è un amico non ha prezzo e si convenne con l'affetto eterno giusto premio per un così grande amico, l'altro ficcò pezzi di vetro appositamente frantumati nella conduttura centrale del filtro danneggiandola gravemente. si riempi la piscina e il ricco magnate saggiò con il dito la temperatura e la purezza dell'acqua e ne fu naturalmente compiaciuto. alla sera ed all'appuntamento con l'esecuzione del sole i due amici parlarono a lungo della festa in piscina delle montagne lontane del dolore alla punta dell'indice che il ricco magnate soffriva da quel giorno e si giunse alla conclusione che si fosse leggermente contuso durante il controllo dei lavori. il giorno dopo sveglio allegro frenetico il ricco magnate controllò la piscina e l'ira si impossessò di lui. l'acqua era lurida. l'amico s'era dimenticato di chiuderla e foglie rami vagavano sulle piccole onde concentriche dell'acqua. inoltre le rane del laghetto privato adibito alla pesca erano scappate e avevano trovato una nuova comoda dimora. l'acqua era senza cloro poiché il ricco magnate aveva fatto progettare e costruire un sistema di pulizia privo di ogni sostanza poiché odiava che gli bruciassero gli occhi ma ancora di più odiava gli occhialini da piscina. in preda all'ira prese l'amico e insultandolo e picchiandolo lo cacciò di casa. gli operai trovarono i pezzi di vetro nel filtro e l'ira si fece ancora più cieca. fece inseguire l'amico e "trovarlo e ammazzarlo all'istante quel traditore" sabotatore che aveva finto amore e dolcezza ma sotto la infida coltre vi era solo marciume e merda e rane velenose. fece sparire i ritratti dell'amico sulle pareti della piscina e fece distruggere i proiettori e i faretti. dopodichè si chiuse nel buio della sala di ricevimento privata e nel dolore rinviò di un mese la festa. non volle mai saper se avessero trovato l'amico e l'avessero ucciso ma in cuor suo sperava di si, ma senza dolore né sofferenza. arrivò il giorno della festa lui si era ristabilito completamente era vestito a nuovo e splendente. la musica sembrava arrivare da ovunque e permeare l'aria. il ricco magnate si spogliò delle vesti si tuffò in piscina e morì perchè in realtà era una pastiglia effervescente.

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 27/06/2014 12:52
    Non ho avuto la forza di leggerlo tutto. Opprimente e inutile.

1 commenti:

  • MorteeDegrado il 28/06/2014 17:45
    cosa c'è di utile in questo sito? non svilire l'arte con l'utilità per favore

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