E venne infine il giorno
che piansi il tempo ed il suo scorrere incurante
tra le dita immerse nello sforzo
d'afferrarne il cuore e stringerlo palpitante.
Purpureo pulsava al ritmo
dell'incessante batter di tamburi ed altri estranei manichini tra i misteri dei solai
antichi burattini tra mani troppo esperte per fargli rivelare i suoi segreti estremi
e poi dormire nei labirinti intrisi di memorie ed altre
oscenità locali e miserie miserie miserie sempre sorridenti eterne.
Mi sembrava più facile regalarvi parole
che vi sembrassero poesia alle orecchie
senza mostrarvi la mia vera estraneità
a quei poeti senza scrupoli che nulla dicono
e a voi tutti lasciano il compito di decifrare immagini aperte ad ogni stupro
ed ogni supplizio
che voi e i loro scrittori a loro procurate.