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Candele

Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese -
dorate, calde e vivide.

Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente:
le più vicine danno fumo ancora,
fredde, disfatte e storte.

Non le voglio vedere: m'accora il loro aspetto,
la memoria m'accora del loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.

Non mi voglio voltare, ch'io non scorga, in un brivido,
come s'alluga presto la tenebrosa riga,
come crescono presto le mie candele spente.

 


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2 commenti    

2 commenti:

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  • gianni castagneri il 27/01/2014 21:04
    stupenda! realistica e stupenda!
  • emilio tasca il 18/09/2010 21:20
    Vera, calda, piena di mestizia e pensierosa realtà.