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Francesca

Venivi innanzi uscendo dalla notte
recavi fiori in mano
ora uscirai fuori da una folla confusa,
da un tumulto di parole intorno a te.
Io che ti avevo veduta fra le cose prime
mi adirai quando sentii dire il tuo nome
in luoghi volgari.
Avrei voluto che le onde fredde sulla mia mente fluttuassero
e che il mondo inaridisse come una foglia morta,
o vuota bacca di dente di leone, e fosse spazzato via,
per poterti ritrovare,
sola.

 


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4 commenti    

4 commenti:

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  • il 13/04/2010 14:07
    bellissima. il riferimento al dente di leone richiama la primavera che passa e muore, il tempo che ci lascia indietro
  • Sergio Fravolini il 19/03/2010 14:10
    Non ho parole... splendida.

    Sergio
  • Roberta Berardi il 08/11/2009 15:05
    La mia poesia preferita, in assoluto. Parole semplici, sentimenti grandi.
  • il 17/06/2009 01:34
    ama il tuo sogno
    ogni inferiore amore disprezzando
    e accorgiti qui
    che solo i sogni possono veramente essere
    perciò in sogno a raggingerti m'avvio.
    ciao